A Gorizia centro unico per i rifiuti

Francesco Del Sordi, l’assessore comunale all’Ambiente, lo descrive come «un centro raccolta di altissimo livello». Avrà a disposizione dotazioni tecnologicamente avanzate, sistemi più facili per scaricare il materiale, un nuovo sistema di pesatura.
Ci riferiamo al nuovo centro-rifiuti che nascerà nell’area del vecchio inceneritore di via Gregorcic, per la realizzazione del quale è previsto un investimento complessivo da mezzo milione di euro.
Appaltati
i lavori
L’impresa “Avianese asfalti” di Aviano si è aggiudicata l’appalto dei lavori di realizzazione del centro di raccolta dei rifiuti urbani. L’impresa pordenonese ha presentato l’11,28% di ribasso su una base d’asta di 471.089,54 euro, vincendo la gara cui avevano partecipato altre 7 concorrenti. L’impianto, imposto dalla normativa vigente, permetterà anche l’ampliamento delle tipologie di rifiuto e la loro differenziazione, ma anche delle utenze. Nel piano provinciale dei rifiuti, il nuovo intervento costituisce una delle 4 isole ecologiche complesse. L’accesso si trova sulla strada provinciale 8, che in quel tratto prende il nome di via Gregorcic, al numero civico 50. Il perimetro dell’area è ben definito da una recinzione esistente, che sarà arredata con alberi e arbusti, come richiesto anche dalla normativa sui centri di raccolta. Una fitta barriera verde con funzione antirumore è prevista lungo il lato che confina con le aree residenziali.
«Il centro di raccolta rifiuti che sorgerà qui, fra l’altro, potrà essere utilizzato anche da utenze non domestiche - spiega Del Sordi -, a cominciare da commercianti e artigiani, per i quali è allo studio anche la possibilità di poter accedere agli sconti applicati dal Comune per i cittadini che conferiscono i quantitativi più elevati di rifiuto riciclabile, nel contesto della raccolta differenziata. Tale centro potrebbe sostituire le tre isole ecologiche».
Area di 4mila
metri quadrati
L’area interessata è di circa quattromila metri quadrati: una superficie considerevole e all’interno della quale sarà realizzata una nuova viabilità per consentire un accesso ottimale da parte dei cittadini (al contrario di quantro succedeva nel vecchio impinato di via Brigata Sassari con un accesso a dir poco “avventuroso”). In particolare, sarà costruita una rampa in salita alla quale si potrà accedere direttamente con l’auto per poter poi scaricare dall’alto il materiale da conferire. Da citare anche le nuove strutture e i nuovi impianti quali un macchinario per la riduzione volumetrica del verde: in pratica si tratta di un trituratore che riduce il legno in scaglie, diminuendo il volume. Il legno verrà quindi recuperato per realizzare compensato e pellet, il ferro finirà nelle fonderie, gli olii usati (compresi quelli da cucina) potranno essere rigenerati e quindi riutilizzati, ed anche per gli pneumatici si prevede il loro riciclo. «Ricordo che la realizzazione di un simile centro è prevista dalla legge», conclude Del Sordi.
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