A Gorizia la scuola di restauro dei beni librari

Su indicazione dell’assessore regionale Torrenti, da Villa Manin si trasferirà a Palazzo Alvarez, ereditato dalla Provincia
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Nuova sede C/C
Bumbaca Gorizia Nuova sede C/C

I goriziani temevano che il tragitto fosse l’inverso: da Gorizia a Villa Manin. «Ci portano via tutto», il mantra. In realtà, oggi una bella (inattesa e inedita) novità per la nostra città arriva dritta dritta da Villa Manin. Bella e impacchettata. Non è un’opera d’arte, bensì qualcosa di ben più importante e solido. Si tratta della scuola di restauro dei beni librari.

La “scoperta” di questa acquisizione è avvenuta durante una delle ultime sedute del Consiglio regionale. «La scuola regionale di conservazione e restauro dei beni culturali è oggi inserita nell’elenco delle istituzioni accreditate alla formazione di restauratori di beni culturali».

Lo ha confermato l’assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, rispondendo in aula ad un’interrogazione del consigliere regionale Elena Bianchi in merito allo spostamento della sede da Villa Manin di Passariano.

La scelta

di Gorizia

«L’avvio sistematico - ha aggiunto Torrenti, ricordando che la scuola è di fatto chiusa in quanto ha completato il primo e finora unico corso quattro anni fa - del corso quinquennale a ciclo unico nell’anno accademico 2018-19, secondo il percorso formativo legato a materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale, è uno degli obiettivi prioritari».

«E a questo proposito - ha aggiunto l’assessore - abbiamo identificato Gorizia come sede ideale per rendere il corso frequentabile da più studenti rispetto ai 12 precedenti. Il numero molto ridotto era condizionato dalla mancanza di spazi adeguati nella palazzina dedicata e alle difficoltà organizzative dovute alla ridotta disponibilità di personale amministrativo più che personale insegnante, comunque esterno».

Ma a Gorizia spazio ce n’è in abbondanza, alla luce anche delle recenti acquisizioni della Regione in seguito alla dismissione (tutt’ora in atto) dell’ente Provincia.

La location

di Palazzo Alvarez

«A Gorizia - ha aggiunto l’assessore Torrenti - è stata individuata una sede idonea ad ospitare la scuola in un’area di Palazzo Alvarez, in via Diaz, passata in proprietà alla Regione dalla Provincia di Gorizia e alla gestione dell’Erpac. Tale sistemazione si può considerare ideale in quanto il palazzo in centro della città ospita fino all’autunno l’Università ma il contratto è stato rescisso dalla stessa e, pertanto, le stanze risultano già adibite a corsi e permetteranno di ospitare più corsisti ed attrezzature, abbattendo i costi di gestione. Ovviamente parliamo di spazi di proprietà regionale e non in affitto».

«Lo spostamento - la sua conclusione - è, inoltre, coerente con l’istituzione della direzione generale dell’Erpac a Gorizia ed è un tassello importante nel nuovo ruolo della città nel patrimonio culturale della regione. Il palazzo inoltre è quasi adiacente a villa Louise che, com’è noto, verrà totalmente ristrutturata al fine di diventare la sede di un “incubatore di imprese creative e culturali”. Lo spazio necessita, ovviamente, di una serie di adeguamenti, in particolare per la sistemazione dei laboratori di restauro e diagnostica, ma essendo già ad uso universitario si tratta di adeguamenti di modesta complessità».

«Questo spostamento permette a Villa Manin di cogliere l’importantissima opportunità di ospitare la sede della Fondazione Roberto Capucci di Roma, mettendo a disposizione a titolo gratuito spazi adeguati e utenze per l’Archivio storico della Fondazione contenente abiti, abiti-scultura, disegni, fotografie, documenti audio e video».

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