A Gradisca sospiro di sollievo per casa Maccari: i fondi ci sono

GRADISCA. A Gradisca, intanto, tirano un sospiro di sollievo. I soldi per il compleamento della “Casa della Cultura” di palazzo Maccari sono al sicuro dalla scure dei tagli regionali. La giunta...
Bumbaca Gorizia 02/03/08 Gradisca, Casa Maccari - Foto di Valentina Balbi
Bumbaca Gorizia 02/03/08 Gradisca, Casa Maccari - Foto di Valentina Balbi

GRADISCA. A Gradisca, intanto, tirano un sospiro di sollievo. I soldi per il compleamento della “Casa della Cultura” di palazzo Maccari sono al sicuro dalla scure dei tagli regionali. La giunta Tommasini nei giorni scorsi ha dato l’ok alla delibera che stabilisce le modalità di finanziamento del terzo e ultimo lotto di lavori, inserito nel piano triennale dei lavori pubblici e da eseguirsi nel corso del 2013: la spesa complessiva è di 530mila euro, finanziato con l’accensione di un mutuo di 500mila euro assistito dal contributo regionale e 30mila euro di fondi propri di bilancio. L’attesa, ora, è tutta per lo sblocco del secondo lotto, in stand-by da oltre un anno.

Il cantiere è fermo dall’estate 2011 in seguito alle decisioni prese dal Tribunale di Udine in merito alla proposta di concordato avanzata dalla ditta Clocchiatti Tobia spa, titolare dell’appalto. Il tribunale aveva accolto la proposta di concordato preventivo presentata dai legali dell’impresa, non avendo riscontrato alcuna opposizione dai 514 creditori. Ma al contempo aveva congelato il discorso per quanto concerne gli appalti pubblici di cui la Clocchiatti risultava aggiudicataria al momento del rischio-crac. Dal provvedimento restano infatti tuttora esclusi i lavori sul polo culturale gradiscano e all’ospedale di Latisana, per i quali il commissario dovrà valutare in corso d’opera le offerte di eventuali soggetti interessati a subentrare alla ditta.

«Sembra comunque che la soluzione sia vicina e credo che entro il 2013 si possa chiudere il secondo lotto per poi partire con il terzo – spiega il sindaco Tommasini -. Quello che è certo è che vogliamo a tutti i costi concludere l’opera entro la fine del mandato». I Il nuovo palazzo Maccari dovrà ospitare la nuova sede della biblioteca civica (attualmente in sofferenza vista la gran mole di volumi ospitati), il museo civico, sale multimediali, il nuovo Punto giovani e, eventualmente, sedi di associazioni. Il terzo stralcio riguarda finiture, attrezzature e arredi.

L’edificio è stato profondamente modificato rispetto al passato: i piani di utilizzo passano da tre a quattro, consentendo così sia un’ottimizzazione sia un aumento degli spazi. Vale la pena di ricordare per avere un quadro aggiornato della situazione che sino ad oggi sono stati spesi per il suo restauro oltre 2 milioni di euro e il timore era che si potesse trattare di un’opera incompiuta. Se si risolveranno i problemi burocratici del secondo lotto, per quello conclusivo non dovrebbero esserci più problemi di sorta. Così almeno auspicano a palazzo Torriani.

(l.m.)

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