A Klagenfurt le mini-olimpiadi degli United World Games
In quanti possono affermare di aver vissuto sulla propria pelle l'emozione di una competizione mondiale? Ovviamente solo atleti professionisti.
Non più, da dieci anni a questa parte grazie agli "United World Games" di Klagenfurt, una vera e propria mini-olimpiade che vede ragazzi di tutte le nazionalità sfidarsi per tre giorni su campi da pallavolo, basket, calcio...
Nelle edizioni precedenti lo sport goriziano ha particolarmente brillato, riportando buoni piazzamenti come il secondo posto per i cestisti del basket Ardita e la medaglia di bronzo per le giovani pallavoliste della Minerva Millennium. Per non parlare delle numerose vittorie per le racchette del tennis Campagnuzza.
A detta di tutti i partecipanti, però, la vittoria o meno risulta di secondo piano. Il punto focale dei giochi è, infatti, il legame profondo di amicizia che si viene a creare tra gli atleti appartenenti ad ogni nazionalità senza alcuna discriminazione. Il fatto di vivere e condividere per tre giorni le stesse emozioni avvicina moltissimo i ragazzi che hanno così modo di conoscere ed aprirsi a nuove culture e tradizioni.
Usi e costumi che vengono sfoggiati immancabilmente durante la cerimonia di apertura, momento di maggior emozione sia per gli atleti sia per i loro genitori e sostenitori. Durante la parata nulla è lasciato al caso: le nazioni sfilano attraverso lo stadio (costruito per gli europei di calcio del 2008), davanti ad una folla di spettatori, accompagnate dai rispettivi inni.
Il maggior contatto tra i giocatori avviene nelle ore dei pasti, in cui tutti si ritrovano all'interno dello stadio, dove sono allestiti stand di specialità gastronomiche provenienti da ogni angolo del mondo e nella serata dedicata al party riservato agli atleti. È soprattutto in questi momenti che si possono vedere ragazzi francesi, austriaci, americani, italiani, sudafricani...
scattare o richiedere foto e autografi da riportare a casa come souvenir di questa magnifica esperienza. Tra avvincenti match, tifo scatenato e forti emozioni, le tre giornate passano in fretta ma nulla può essere paragonato all'emozione che una madre e un padre provano quando, al rientro in Italia, il proprio figlio scende dal pullman alzando la coppa, cantando l'inno italiano insieme ai propri compagni d'avventura.
L' evento degli "United World Games", quindi, non è solo rilevante dal punto di vista sportivo ma anche un esempio significativo di scambio interculturale tra nazioni, che nel caso particolare di Gorizia, rafforza ancora di più il legame di fratellanza con la sua compagine austriaca che quest'anno compie il 50esimo compleanno.
Matilde Ceschia
III D Liceo Scientifico
“Duca degli Abruzzi”
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