A Simone Cristicchi il premio Tomizza 2015

Gli verrà consegnato il 23 maggio dal Lions Club Trieste Europa. «Celebriamo un uomo di pace»
Di Ugo Salvini
Bumbaca Gorizia 14.03.2014 Teatro Verdi, Magazzino 18 - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 14.03.2014 Teatro Verdi, Magazzino 18 - Foto Pierluigi Bumbaca

È Simone Cristicchi, il cantautore romano vincitore anni fa del Festival di Sanremo, ma soprattutto autore dello spettacolo “Magazzino 18”, incentrato sull’esodo degli istriani, fiumani, dalmati e giuliani, il destinatario del “Premio Tomizza” edizione 2015, organizzato dal Lions club Trieste Europa.

È stato il presidente del club, Dario Stechina, a darne l’annuncio ieri: «Il premio – ha spiegato – è nato per dare significato all’impegno di chi opera per superare le contrapposizioni ideologiche e nazionalistiche in queste nostre terre. Il club - ha aggiunto - si é dedicato, anche attraverso incontri con le scuole della città, alla diffusione di questi principi, che fanno parte della civile convivenza».

Negli anni molte personalità hanno ottenuto questo premio: da Predrag Matvejevic, che vinse la prima edizione nel 2004, a Paolo Rumiz lo scorso anno. Fra gli altri, nell’elenco dei premiati figurano Corrado Belci, Giorgio Pressburger, Fulvio Molinari, Monika Bulaj.

Vittorio Piccoli, past president del Club, che terrà la “laudatio” il 23 maggio, quando all’hotel Greif Maria Theresia, Simone Cristicchi ritirerà personalmente il premio, ha ricordato che «c'è una saldatura fra l'opera di questo artista e la filosofia del premio. Cristicchi è persona che ha saputo dapprima inserirsi in un ambiente difficile come quello delle malattie psichiche - ha precisato Piccoli - con le sue prime canzoni, perché nessuno scorda “Ti regalerò una rosa”. Poi ha saputo dedicarsi alle laceranti memorie della storia di queste terre, entrando con spirito obiettivo e serenità, nel dramma degli istriani, manifestato partecipazione, intensa, umana, un sentimento che va oltre lo spettacolo».

Nato a Roma nel 1977, Cristicchi dimostrò fin da giovane la predisposizione per l’arte, privilegiando soprattutto la musica e il disegno. Nel 2003 vinse il “Cilindro d’argento”, riconoscimento riservato ai cantautori emergenti. Nel 2006 la prima presenza al Festival di Sanremo dove, in virtù dell’originale personalità manifestata, ottenne i primi grandi consensi. Nel frattempo iniziò ad abbinare l’attività musicale a quella teatrale. «L’intitolazione del premio a Fulvio Tomizza - hanno concluso Piccoli e Stechina - è voluta per celebrare un uomo di pace».

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