A Trieste controllori volontari per vigilare sulle distanze dei bagnanti a Barcola

Presentata ai “Topolini” l’ordinanza balneare con le nuove regole dettate dalla pandemia. L’assessore Giorgi: «Dobbiamo rispettare le norme altrimenti si rischia di chiudere tutto» 
I nuovi cartelli anti-Covid a Barcola (Lasorte)
I nuovi cartelli anti-Covid a Barcola (Lasorte)

TRIESTE «Avevo in mente un’altra estate». Lorenzo Giorgio, assessore ai Servizi generali del Comune di Trieste, aveva ricevuto in dono la delega agli stabilimenti balneari nel giugno 2019 a stagione balneare già impostata. E ora si trova a dover condividere la stagione dei bagni con il Covid 19. L’assessore ha scelto il palcoscenico popolare del III “Topolino” di Barcola per illustrare l’ordinanza di sicurezza balneare a terra firmata venerdì dal sindaco Roberto Dipiazza che vale da domani (1° giugno) al 30 settembre.

Le nuove regole per le spiagge di Trieste: distanze e ingressi limitati


La novità di quest’anno sono le norme anti Covid 19 sintetizzate in una segnaletica figurata affissa sul lungomare di Barcola, al Pedocin, a Santa Croce e ai Filtri. Ci sono ovviamente le norme relative al distanziamento sociale: 1 metro tra asciugami e teli da spiaggia, 1,5 metri tra sedie a sdraio e lettini e 3,5 metri per gli ombrelloni sconosciuti a Trieste (tanto che la segnaletica comunale non ne fa neppure cenno). Tra qualche giorno, invece, compariranno sulla pavimentazione anche gli attesi pallini. «Saranno a 1,8 metri di distanza. Un aiutino per potere stendere gli asciugamani alla giusta distanza» spiega l’assessore.

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Il pedocin in una foto di archivio


Nell’ordinanza non si fa cenno all’obbligo dell’uso delle mascherine (se non per i venditori ambulanti e gli esercenti dei chioschi) che invece è indicata dai cartelli comunali: le mascherine vanno indossate quando non si è stesi a prendere il sole o non si è in acqua. Nell’ipotesi che l’obbligo delle mascherine all’aperto vengano tolto, sarà da rivedere tutta la cartellonistica. «Cancelleremo a mano le mascherine», scherza Giorgi.



Del resto questa emergenza pesa sui costi dell’estate tra segnaletica, sanificazioni e servizi di vigilanza. «Il distanziamento costa - spiega il dirigente Luigi Leonardi -. Prevediamo di spendere 170 mila euro in più rispetto alle stagioni passate. Speriamo di risparmiare qualcosa nel corso dei mesi». Tutte spese che hanno mandato in soffitta alcuni progetti a cui l’assessore stava lavorando per lasciare il segno sull’estate 2020. «Volevamo realizzare una nuova scaletta per l’accesso al mare alla Pineta di Barcola e una rampa per far entrare anche gli amici a quattro zampe. Tutti rinviato al 2021. Non ci sono più soldi - spiega Giorgi -. Noi siano l’unica città in Italia a garantire il servizio di salvamento sulle spiagge libere come a Barcola», aggiunge l’assessore.

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Bonaventura Monfalcone--foto di Katia Bonaventura


Ma chi sarà far rispettare le regole e a misurare le distanze richiesta dal coronavirusa? L’amministrazione aveva pensato ad ingaggiare degli steward privati per vigilare sul “carnaio” del lungomare di Barcola. «Il servizio ci costerebbe 300 mila euro e la Regione non lo copre. Così abbiamo optato per i volontari delle forze dell’ordine - spiega l’assessore -. Sarà un servizio di cortesia balneare. Un aiuto ai triestini a rispettare le nuove regole». Ci sarà l’Associazione nazione dei Carabinieri a coordinare il servizio assieme ai volontari della Polizia penitenziari, Vigili del fuoco, Protezione civile. «Dovranno essere accolti come dei familiari che vigilano affinché noi possiamo fare il bagno senza problemi. Non sarà facile perché qui tra qualche giorno avremo tutto il mondo», spiega l’assessore che vive nel terrore che si che si torni indietro: «Voglio evitare che il Prefetto possa dire che Barcola non è sicura e che quindi chiuda tutto». Un rischio da non correre: prevenire piuttosto che reprimere. Come deterrente ci sono le sanzioni “salate” per la violazione delle misure anti Covid.

Il servizio di salvamento sarà affiancato dall’associazione cani salvataggio Trieste (Sics) che opera al III Topolino. E ai cani è dedicato un intero capitolo dell’ordinanza balneare di Dipiazza. Il bagnetto salato agli amici a 4 zampe è garantito sul lungomare Benedetto Croce, dalla fine della spiaggetta Cedas ai Topolini, dal porticciolo di Barcola al bivio di Miramare, al porticciolo di Santa Croce e ai Filtri. La novità di quest’anno è il bagno sulla spiaggetta dell’ex Cedas (dopo la Pineta) esclusivamente dalla 20.30 alle 24. Anche Fido potrà farsi un bagno a mezzanotte in tutta sicurezza. —


 

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