Abeti bianchi abbattuti da Vania Nuova vita con i taglieri solidali

Bonaventura Monfalcone-27.10.2019 Progetto taglieri e Festa del bosco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.10.2019 Progetto taglieri e Festa del bosco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Se le burrasche di un anno fa a Monfalcone hanno sommerso il litorale, ricoprendolo di tronchi e altro materiale spiaggiato, la tempesta Vaia ha demolito interi boschi sulle montagne della Carnia. Il legname degli alberi abbattuti sta però trovando nuova vita in una serie di manufatti la cui vendita contribuirà al ripristino ambientale delle aree. Un’operazione che il Comune di Monfalcone è intenzionato a sposare, come è emerso nell’incontro voluto a un anno esatto da Vaia dal Consorzio culturale del Monfalcone, con il suo presidente Davide Iannis, nell’ambito della Festa del bosco. «La valorizzazione del legname attraverso la proposta di nuovi manufatti – così l’assessore all’Ambiente Sabina Cauci –, può coniugarsi con successo alla campagna Monfalcone no plastica, promossa dal Comune anche alla Barcolana».

L’ente negli scorsi mesi ha già effettuato la consegna ai commercianti di migliaia di borse di carta riciclata con il logo della campagna e continua la vendita di sporte realizzate con materiali da riciclo a marchio “Monfalcone no plastica”. Con il pesce mangia-tappi il Comune sta inoltre abbinando l’attenzione per l’ambiente alla solidarietà (il ricavato dei tappi a ditte specializzate sostiene la Via di Natale di Aviano). Nell’iniziativa Emilio Gottardo, presidente della cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo, uno dei più importanti operatori boschivi, ha riassunto i numeri della più devastante catastrofe naturale causata dal vento mai abbattutasi sull’area montana del Fvg: raffiche a 200 km/ho, 830 ml di pioggia caduti in 3 giorni, 730 mila m³ di legname schiantati (l’1% dell’intera superficie forestale regionale), per un territorio coinvolto di 20 Comuni. Molte le iniziative in corso per far fronte all’accaduto, col recupero di circa il 35% del materiale steso a terra. Tra cui la “Filiera solidale” lanciata da Pefc Italia e raccolta da Legno Servizi e FriulDâne con i “Taglieri solidali”, ricavati proprio dal legname di abete bianco friulano abbattuto. Oltre 15 mila i pezzi “sfornati”, per 60 m³ di legno recuperato: la vendita servirà a realizzare progetti a Forni Avoltri, come spiegato dal sindaco Sandra Romanin (1 euro per ogni acquisto entra nelle casse comunali). —

La. Bl.



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