Accoltella l’ex della fidanzata e nasconde l’arma in lavatrice

Aggressione davanti al condominio di via Grego 42. Paolo Pettirosso ha colpito Luca Boffa al culmine di un litigio: arrestato, rischia fino a sei anni. Denunciata anche la donna, Lara Clun
Di Corrado Barbacini
Foto BRUNI TRieste 16.08.12 Accoltellamento in via Greco
Foto BRUNI TRieste 16.08.12 Accoltellamento in via Greco

Folle di gelosia ha accoltellato l’ex fidanzato della compagna. Tre, quattro fendenti, alcuni dei quali hanno raggiunto alla guancia e al torace Luca Boffa, che è rimasto privo di sensi riverso a terra in un lago di sangue.

Come in una sorta di duello rusticano, in cui però questa volta solo uno dei due contendenti era armato: Paolo Pettirosso, 42 anni, ritenuto l’autore dell’aggressione, è stato arrestato dai poliziotti della squadra Volante. È accusato di lesioni gravissime, rischia fino a sei anni di carcere. Gli agenti hanno denunciato anche Lara Clun, 31 anni, la sua attuale fidanzata: durante la lite gli aveva dato una mano a “sistemare” l’ex.

L’episodio si è verificato l’altra sera attorno alle 21.30 davanti a uno degli stabili Ater di via Grego. Per l’esattezza, sul selciato vicino all’ingresso del numero 42. Pettirosso, che abita appunto al 42, è stato raggiunto dai poliziotti una decina di minuti dopo il fatto. Gli agenti sono saliti senza incertezze fino al secondo piano dello stabile. Per trovarlo hanno seguito la lunga scia di sangue che l’uomo, rimasto ferito a una mano nella colluttazione, aveva lasciato sull’asfalto. Il coltello che avrebbe potuto anche uccidere è stato trovato nascosto nel cestello della lavatrice. Quando i poliziotti sono arrivati a casa l’uomo si era già tolto la maglietta e stava per buttarla a lavare.

Tutto si è svolto in pochi minuti. Gli investigatori hanno ricostruito il fatto attraverso le testimonianze raccolte. Dunque: Paolo Pettirosso e Lara Clun incontrano casualmente l’ex fidanzato della donna. Iniziano a volare insulti, ma a un certo punto dalle parole i due uomini passano alle vie di fatto. Ed è a questo punto che Pettirosso estrae il coltello dalla tasca dei pantaloni e comincia a menar fendenti verso l’altro, che tenta disperatamente proteggersi con le mani.

Questo è accaduto: così hanno raccontato alcune persone che hanno assistito terrorizzate alla scena, mentre la ragazza urlava e inveiva a squarciagola nei confonti di Luca Boffa. La lama del coltello ha raggiunto la vittima prima al torace e poi al volto, trapassandogli la guancia sinistra. I due si sono poi accapigliati. Una donna che si trovava lì a pochi metri ha cercato di dividerli, ma invano.

Dopo pochi istanti Paolo Pettirosso e la fidanzata sono rientrati nella loro casa al secondo piano lasciando per terra in una pozza di sangue il rivale di lui.

Intanto la testimone ha telefonato al 113 dando l’allarme. Dopo pochi minuti sono giunte in via Grego due volanti e l’ambulanza del 118. Per terra in stato di choc c’era Luca Boffa. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Cattinara. Durante la notte è stato sottoposto a una serie di accertamenti clinici per verificare che le ferite subìte non avessero leso organi vitali. All’alba, nonostante le condizioni serie - la prognosi è di 25 giorni - Boffa ha firmato e se n’è andato dall’ospedale.

Domani intanto il pm Antonio Miggiani, il magistrato titolare elle indagini, interrogherà l’arrestato. Come detto Paolo Pettirosso, un personaggio noto alle forze dell’ordine, è accusato di lesioni gravissime: così lo sfregio al volto viene indicato dal Codice penale. Sarà assistito dal difensore d’ufficio Stefano Briscik. Nei guai per le stesse ragioni anche Lara Clun, la donna al centro della lite tra i due rivali.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo