Accomunati gli incarichi che furono di Arvedi e Rosato
Andrea Landini ha assunto dal primo giugno 2015 l'incarico di presidente e amministratore delegato di Siderurgica Triestina, società recentemente creata dal gruppo Arvedi di Cremona. Genovese di nascita (per la precisione di Camogli), 42 anni, è laureato in Ingegneria Chimica. Ha conseguito il master in “Lean manufacturing engineer” (Festo Academy), un percorso formativo finanziario/economico con la Sda-Bocconi, realizzando un percorso professionale qualificato. Dal 2001 al 2004 ha lavorato per Danieli&C. Officine meccaniche spa, dove ha eseguito gli avviamenti di impianti siderurgici, tra cui Gerdau (Brasile), Gounzhu, Deyang (Cina), Megasteel (Malesia), Al Ezz (Egitto). Dal 2005 al 2012 ha operato come Direttore operations presso la Cogne Acciai speciali e poi presso Abs Acciai speciali in qualità di Direttore generale della società Abs Sisak d.o.o di cui ha curato il completo processo di revamping con la responsabilità diretta di tutte le funzioni aziendali.
Ha sostituito nel ruolo Francesco Rosato, ex direttore della Ferriera ai tempi della Lucchini e consulente del Comune nella fase in cui si trattava di trovare un acquirente per Servola. Il fatto che si fosse poi “trasformato” dapprima in amministratore unico e poi in amministratore delegato di Siderurgica Triestina aveva suscitato malumori e proteste in alcuni settori politici. Ora Rosato ha fatto un passo indietro, ma è rimasto nel consiglio di amministrazione che è composto da tre sole persone: Landini e Rosato sono infatti affiancati da Mario Caldonazzo. Il nome del cavalier Giovanni Arvedi era clamorosamente scomparso dalla governance di St nel marzo scorso. In un incontro con i sindacati aveva spiegato di non poter permettere che il nome suo e della sua famiglia, «che abbiamo una storia di successi e di trasparenza vengano associati a figure di violentatori della salute degli operai e dei cittadini come certi continuano a dipingerci». (s.m.)
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