Aci, il direttore Mirandola dovrà risarcire 4500 euro
Il direttore dell’Aci di Gorizia Marco Mirandola è stato condannato dalla Corte dei conti al pagamento di 4.500 euro (più le spese processuali) a favore dello stesso Aci isontino. La contestazione riguardava un incarico di consulenza legale esterna risalente al 2007 per cui l’Aci aveva corrisposto a uno studio legale isontino un importo di 5mila euro. Secondo il collegio giudicante non ci sarebbe stata un’effettiva necessità di ricorrere a una consulenza esterna.
Per la Corte l’incarico conferito «non avrebbe soddisfatto alcuna effettiva necessità alla quale l’ente non potesse far fronte attraverso le competenze ordinarie, e in particolare di quelle del direttore, funzionario preposto al vertice della struttura amministrativa dell’Aci». L’incarico esterno aveva come oggetto la gestione degli aspetti normativi e legali relativi ai rapporti contrattuali con alcuni istituti bancari, con l’esigenza di avere chiarimenti sulla situazione degli investimenti dell’ente. Si trattava di «atti (solleciti, un esposto-denuncia e una contestazione) per nulla esorbitanti – ha sostenuto il collegio giudicante - rispetto alle competenze proprie della struttura amministrativa dell’ente».
Il è stato dunque quantificato in 4500 euro pari alla differenza tra l’esborso e l’Iva che l’ente ha portato in detrazione.
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