Addio a “La Tecia”: al suo posto un locale pensato per i giovani

In via San Nicolò c’è “N’Joy Food and Drink” Under 30 i gestori: «Proposta innovativa» 

la novità



Il ristorante La Tecia di via San Nicolò 10 diventa “N’Joy Food and Drink”. A gestirlo sono sorella e fratello, Noemi e Gioele Lapaine, 29 e 24 anni. La formula è stata rinnovata e il locale completamente ristrutturato, con apertura ufficiale avvenuta a luglio.

«Volevamo creare qualcosa di più giovanile – raccontano – abbiamo curato il progetto con grande entusiasmo, anche grazie all’ aiuto di nostro padre Gianni, che ha condiviso con noi ogni passo e ancora è presente nella parte amministrativa, per darci una mano. Ma l’idea era quella di staccarsi dal locale precedente e potenziare soprattutto gli aperitivi e i dopocena, che prima non esistevano. Abbiamo puntato molto sui drink, senza dimenticare pranzi e cene. Era fondamentale poter accogliere i clienti durante tutto l’arco della giornata. Anche per questo la cucina è aperta no stop, dalle 11.30 alle 23, e il venerdì e il sabato fino a mezzanotte»

Nel menù tapas, crostoni, panini, tacos, insalatone, piatti di carne, dolci e dips, salse, otto in tutto, da gustare insieme a diversi tipi di pietanze. Ma anche riso thay e panini veggy, per vegetariani, oltre a vini e a tante birre. «Abbiamo pensato a una proposta smart – dicono – per tutte le tasche, per chi vuole solo uno spuntino, uno stuzzichino, e comunque non vuole spendere troppo, o chi invece sceglie le carni».

Sui social i ragazzi pubblicano ogni giorno le foto di cocktail e piatti, e le novità introdotte. Sempre online hanno anche documentato il cantiere, che nei mesi scorsi ha portato a costruire N’Joy Food and Drink”. Il nome scelto per il locale vuole richiamare le iniziali di Noemi e Gioele. «La ristrutturazione è stata completa – precisano – tutto è stato rifatto. Volevamo uno stile industriale, di tendenza, e con alcuni dettagli particolari, come le luci, che di sera cambiano per creare un ambiente diverso».

«I riscontri finora sono molto positivi – sottolineano –. Di turisti non ce ne sono tanti, sicuramente un drastico calo rispetto agli anni scorsi, anche per l’assenza di grandi eventi, come i concerti in piazza, che portavano un gran movimento nel centro cittadino, un flusso enorme. E poi mancano i pranzi, a causa dello smart working che ha svuotato molti uffici. Ma stiamo accogliendo molte persone, curiose proprio di assaggiare i nostri drink, tanti sono triestini e proprio per venire incontro a loro stiamo studiando per l’inverno ulteriori novità». —



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