Addio a monsignor Vončina padre spirituale dei fedeli sloveni

Il sacerdote, storico vicario della parrocchia di Roiano, aveva 83 anni  Appassionato di informatica, portò il primo computer dentro la Curia 
Be.mo.
Rojan 30-06-2013 - Zlatomasnik Franc Voncina - Slovesna sv. masa ob 50 letnica masniskega posvecenja
Rojan 30-06-2013 - Zlatomasnik Franc Voncina - Slovesna sv. masa ob 50 letnica masniskega posvecenja

IL LUTTO

È morto ieri pomeriggio a Casa Ieralla, a Padriciano, una delle residenze per anziani della Diocesi, monsignor Francesco Vončina, l’ultimo prete triestino di madrelingua slovena, nominato ai tempi del vescovo Lorenzo Bellomi vicario proprio per i fedeli di lingua slovena. Aveva 83 anni. Qualche mese fa gli era stata diagnosticata una grave malattia e la scorsa settimana era stato trasferito nella casa di riposo. Dal 2003 era vicario a Roiano, dov’era nato, al servizio della parrocchia dei santi Ermacora e Fortunato. Qui, oltre che nella parrocchia di San Bartolomeo, a Barcola, aveva svolto il suo ultimo incarico. Ordinato presbitero nel 1963, aveva iniziato il servizio pastorale a Basovizza come vicario parrocchiale, dedicandosi appunto ai fedeli di lingua slovena. Poi fu destinato a San Giacomo assieme a don Elio Stefanuto, vicario pastorale per i fedeli di lingua italiana, ritrovato poi anche nella chiesa di Barcola. In seguito divenne parroco a Bagnoli della Rosandra e a Caresana, luogo in cui si trova la tomba di famiglia e dove sarà sepolto. Nel 1998 venne nominato canonico di San Pietro di fuori, una chiesetta ubicata a Roiano.

Diplomato al liceo scientifico, aveva una grande passione per la tecnica e l’informatica: «Il primo computer è entrato in Curia proprio grazie a lui», racconta don Andrea Mosca, parroco a Roiano, il quale narra anche il perché del suo arrivo nella chiesa di Ermacora e Fortunato. «Venne mandato qui, al posto di don Zorko, suo predecessore, per la celebrazione e la predicazione della messa radiofonica sulla Radio Rai slovena, trasmessa ogni domenica alle 9, che ha portato avanti fino al mese di febbraio, quando è subentrato il nuovo incaricato». A ricordare Vončina anche monsignor Ettore Malnati, vicario per il laicato e la cultura della Diocesi: «Lo conoscevo molto bene. Quando io facevo il seminario, lui era cappellano a San Giacomo. Era una persona molto disponibile, amabile, ci teneva ovviamente a essere fedele per ottemperare tutte le tradizioni di lingua slovena della città e del Carso. Era un uomo di comunione, non di divisione».—be.mo.

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