Addio a Renato Cervai l’artigiano degli yacht

Aveva 68 anni. Originario di Monfalcone aveva cominciato a lavorare alla Fincantieri. Il mare la sua grande passione

Francesca Artico / SAN GIORGIO

Il mare era la sua passione, la famiglia il suo porto. Se ne andato lunedì, con la discrezione di sempre, Renato Cervai, artigiano di 68 anni di San Giorgio di Nogaro, tecnico elettronico per le imbarcazioni da pesca e da diporto, professione per la quale era conosciuto non solo nella sua cittadina, ma a Marano Lagunare, Grado e Monfalcone, dove era nato.

Un paio di settimane fa era risultato positivo al Covid-19.

Dopo alcuni giorni di cure a casa era stato necessario il ricovero per l’accentuarsi della malattia e, una decina di giorni fa, era stato trasportato all’ospedale di Palmanova: a nulla sono valse le cure dei medici, la situazione è degenerata fino al decesso di lunedì.

Lascia la moglie Laura, la figlia Sabrina, il genero Massimiliano al quale era fortemente legato, e i nipoti, Mattia e Martina che adorava.

Renato Cervai, come detto era nato a Monfalcone e dopo le scuole dell’obbligo era andato a lavorare nei cantieri navali della città, alla Fincantieri.

Ma lui aveva altri obiettivi. Allora con grande impegno e sacrificio, agli impegni lavorativi riusciva ad aggiungere le lezioni della scuola serale, per diventare perito elettronico.

Un periodo duro e impegnativo superato grazie alla sua determinazione e la voglia di migliorarsi.

Ottenuto il diploma, e lascia la Fincantieri. Nel 1984 è assunto come tecnico elettronico ai cantieri Marina San Giorgio di San Giorgio di Nogaro, dove può mettere in pratica la sua passione, lavorare nel settore del diportismo.

Nel 1986, si mette in proprio, diventa artigiano e si fa conoscere a Marano Lagunare e Grado per la sua competenza nell’istallazione di radar ed ecoscandagli nella barche.

La sua esperienza lo porta a farsi apprezzare anche nel settore del diportismo turistico di San Giorgio di Nogaro, Marano, Grado, Cervignano, Monfalcone, ma anche di Jesolo e Caorle, dove non sono pochi i propietari di yacht d’altura che si affidano alla sua professionalità.

Lui è sempre disponibile, a qualsiasi ora e giorno lo si chiami per intervenire in caso di un guasto improvviso.

Apre la sede della sua ditta, la Marina Service, a San Giorgio di Nogaro, dove trasferisce anche la famiglia, che lo coadiuva nella gestione amministrativa. Da qualche anno era in pensione.

Amava il mare ed era un velista provetto, come racconta il genero Massimiliano: «Era in grado di portare una barca a vela di qualsiasi grandezza in porto con qualunque condizione meteo. Adorava stare in barca».

Renato Cervai era una persona intelligente, riservata ma non schiva, che amava il confronto con la gente, gli piaceva la battuta e il bicchiere di vino con gli amici, sempre con la discrezione che lo contraddistingueva.

Legatissimo alla sua famiglia, adorava i suoi nipoti.

Quando parlava di loro gli brillavano gli occhi: di Mattia, che seguiva nei suoi interessi, calcio, musica, scuola, e di Martina nei confronti della quale era molto protettivo. —

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