Addio a “Rudy Rosso” guardia del corpo di Vidali

Rodolfo Flego, protagonista della Resistenza, si è spento all’età di 95 anni Fu per vent’anni a fianco del “Comandante Carlos” muggesano
Di Riccardo Tosques

MUGGIA. Protagonista della Resistenza antifascista, sopravvissuto al campo di sterminio di Dachau, autista personale nonché bodyguard di Vittorio Vidali, il “Giaguaro” muggesano. All’anagrafe era registrato con il nome di Rodolfo Flego, ma a Muggia come a Trieste era per tutti Rudy Rosso: rosso, come i suoi capelli da giovane, rosso come il suo cuore comunista che ha smesso di battere pochi giorni fa.

Flego nasce nella sua amatissima Trieste il 18 agosto 1919 da padre portuale e madre casalinga, una «famiglia proletaria», come Rudy stesso amava spesso sottolineare. Lasciata la scuola in terza elementare, Flego inizia a lavorare in una macelleria, per poi spostarsi nella piccola fonderia Kozman. Qui, come raccontava lo stesso Rosso, iniziano le prime questioni di natura politica: «Un giorno il direttore mi ha mandato a chiamare e mi ha chiesto se ero iscritto al Partito fascista. Ho ribattuto che non mi occupavo di politica. Mi ha risposto: “O ti iscrivi o dobbiamo licenziarti”. Dopo otto giorni mi sono trovato in strada». Da lì inizia il suo rapporto con il porto dove lavorano il padre Giuseppe e lo zio Carlo. Nel 1937 viene arrestato dai carabinieri e rimane quasi un anno in carcere in seguito ad una rissa con un gruppo di fascisti. A 19 anni, pochi mesi prima dello scoppio della Seconda Guerra mondiale, inizia la leva militare sull’isola greca di Stampalia, la più occidentale del Dodecaneso. Viene rimpatriato a La Spezia nel 1943 prima dell’Armistizio dell’8 settembre.

Al suo ritorno a Trieste entra a far parte della Resistenza, grazie anche all’amico Attilio Bari, aderendo ai Gruppi di Azione Patriottica, seguendo così la fidanzata Luigia “Gigetta” Cattaruzzi. La squadra, guidata da Sergio Cermeli, è molto attiva in città dedicandosi clandestinamente a vergare scritte sui muri, distribuire volantini, coperte, vestiti e armi ai partigiani. Rodolfo viene arrestato il 6 aprile 1944: processato e incriminato per attività sovversiva contro lo Stato fascista, dopo lunghi e pesanti interrogatori condotti dagli ispettori Luigi Maraspin e Gaetano Collotti, rimane rinchiuso nel Coroneo sino al 31 maggio. Il 2 giugno viene condotto in Stazione centrale e fatto salire su un carro bestiame: destinazione Dachau. La fidanzata Gigetta Cattaruzzi, invece, troverà la morte in Risiera appena venti giorni dopo.

In Germania, nel sottocampo di Blaichach, Rosso riesce a farsi impiegare come tornitore meccanico nella fabbrica di carro armati della Bmw. Nel caldo della fabbrica, nonostante rischi la fucilazione per aver sabotato un macchinario, riesce a sopravvivere al rigido inverno e alla fame sino all’8 maggio, giorno in cui il campo viene liberato dalle truppe francesi. Il 18 giugno è di nuovo a Trieste: quando la madre Emilia lo accoglie con le lacrime, di fronte a sé ha un uomo di 26 anni, alto 184 centimetri, di 47 kg. Torna a lavorare in porto, si iscrive al Pci e nel 1949 si sposa a San Vincenzo de’ Paoli con Vanda Lucas da cui avrà la figlia Nadia.

Ben presto Rodolfo coglie l’opportunità di un nuovo lavoro: diventa autista personale del dirigente comunista di Muggia, nonché futuro senatore del Pci, Vittorio Vidali. Un lavoro che durerà per ben vent’anni. «Vidali e mio padre erano prima di tutto amici e militanti del Partito: ovunque girasse in Italia, Vidali aveva accanto Rudy Rosso, quasi fosse una guardia del corpo», racconta la figlia di Flego, Nadia Frezza. Dal 1967 al 1979 Rodolfo torna a lavorare in Porto - il lavoro è più redditizio rispetto a quello di autista - sino al conseguimento della pensione. Flego vivrà a Trieste sino ai 92 anni. Poi, in seguito ad un incidente in cui si procura la frattura del bacino, raggiunge la figlia a Scandriglia, paese di 3mila anime in provincia di Rieti. Qui trova anche il genero Giuseppe, i nipoti Gianni e Veronica e il pronipote Riccardo. «Ma era sempre una lotta con lui, perché voleva tornare a Trieste, nel rione di Ponziana, doveva aveva lasciato la sua casa», ricorda la figlia. Rodolfo Flego è spirato all’età di 95 anni. Sabato mattina, alle 10, le ceneri di Rudy Rosso verranno sparse in mare, a Grignano, per l’ultimo abbraccio con la sua amata Trieste.

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