Addio a Valenzin ex capo degli spedizionieri e console di Finlandia

Si è spento a soli 59 anni  l’erede della storica società Tergestea con la passione per i numeri e l’ammirazione per le politiche di Helsinki
Foto Lasorte Trieste 27/10/06 - Guido Valenzin - Console di Finlandia
Foto Lasorte Trieste 27/10/06 - Guido Valenzin - Console di Finlandia

«Trieste sembra aver rinunciato a essere porto. I cittadini sono stati illusi in una “galleria degli specchi” da cui ora escono frastornati e senza identità. Trieste è famosa come luogo del “non scegliere”». Un certo pessimismo della ragione era uno dei tratti distintivi di Guido Valenzin scomparso a soli 59 anni. Nel 2013, appena riconfermato alla guida degli spedizionieri, rifletteva in un’intervista sulla città del “no se pol”.

Guido Valenzin, nato nel 1959, era diventato il giovane presidente dell'Associazione degli spedizionieri del porto di Trieste nel 2008 prendendo il posto di Roberto Prioglio, che aveva ricoperto la carica ininterrottamente per 21 anni. Dopo il fallimento dell’azienda di famiglia, la storica società di spedizioni “Tergestea” (che cessò nel 2014 dopo oltre 70 anni di attività nel Porto di Trieste) si era eclissata dalla vita cittadina. In precedenza aveva frequentato la Scuola di direzione aziendale della Bocconi e coltivava una passione del tutto particolare per i numeri, tanto da partecipare nel 1977 alle Olimpiadi di Matematica a Belgrado.

Era diventato spedizioniere (con tanto di patentino del ministero delle Finanze) e titolare della casa di spedizioni Tergestea per tradizione famigliare. Iniziò nel 1979, appena ventenne: 35 anni di attività da spedizioniere finita nel 2014 con un buco da 4 milione, l’accusa di bancarotta e gli arresti domiciliari. Negli ultimi due anni aveva messo a disposizione la sua esperienza come consigliere anziano della Mazzoleni & Facori Spedizioni Internazionali. Per due volte ha fatto parte del comitato dell’Autorità portuale di Trieste (5 anni) e per 16 anni dell’Associazione Caffè Trieste. Ma soprattutto è stato console onorario della Finlandia per il Fvg dal novembre 1995 al giugno 2015. «La Finlandia - amava dire - è un Paese di grandi tradizioni civili e istituzionali. Basta pensare che il Parlamento di Helsinki fu il primo di tutta Europa ad approvare una legge che stabiliva la perfetta parità fra uomini e donne, sotto tutti i punti di vista».

Quanto alla famiglia, lui stesso la presentava così. «Uno dei miei nonni, colonnello, morì nel corso della campagna di Grecia, nella seconda guerra mondiale e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare. L’altro era di origine dalmate». —

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