Addio alla madre di Capello Ma Pieris l’ha saputo dopo
SAN CANZIAN D’ISONZO. Se n’è andata silenziosamente, a 97 anni, come ha sempre vissuto, Evelina Tortul, la madre dell’ex giocatore e allenatore di grandi club e della nazionale dell’Inghilterra Fabio...

Russia's head coach Fabio Capello, left, and Belgium's head coach Marc Wilmots, right, stand on the touchline during the group H World Cup soccer match between Belgium and Russia at the Maracana stadium in Rio de Janeiro, Brazil, Sunday, June 22, 2014. (AP Photo/Ivan Sekretarev)
SAN CANZIAN D’ISONZO. Se n’è andata silenziosamente, a 97 anni, come ha sempre vissuto, Evelina Tortul, la madre dell’ex giocatore e allenatore di grandi club e della nazionale dell’Inghilterra Fabio Capello. Troppo, secondo una parte della comunità di Pieris, quella che l’ha conosciuta e frequentata, che ne ha apprezzato negli anni la gentilezza e il legame con la sua gente. Evelina non ha mai lasciato la casa Ater di via Volta, sempre a Pieris, dove abitava da anni, negli ultimi assieme a una signora che si prendeva cura di lei. La famiglia, il figlio Fabio e la figlia Bianca, hanno scelto una cerimonia strettamente privata. Nessun annuncio funebre affisso in paese. Al funerale, celebrato il 5 dicembre nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Pieris, tre giorni dopo la morte, quindi, la comunità non ha preso parte e, pur comprendendo le ragioni della famiglia (evitare che un dolore e un fatto così intimi venissero esposti a tutti), non ha apprezzato. «Nessuno in paese sapeva niente – spiega un anziano residente, conoscente di Evelina Tortul – e, francamente, ci è dispiaciuto molto non poterle dare un ultimo saluto. Saremmo andati per lei».
A smorzare il malcontento è il sindaco di San Canzian, Claudio Fratta. «È giusto che la volontà della famiglia andasse e sia stata rispettata – afferma il sindaco –. Ognuno ha diritto di vivere il dolore in modo personale». Il sindaco, comunque, ha avuto modo di portare le condoglianze della comunità al figlio Fabio. «Noi siamo venuti a sapere della scomparsa e del funerale – spiega – perché la dichiarazione di morte ovviamente viene resa ai nostri uffici e il Comune garantisce il servizio di regolazione del traffico con i propri agenti di polizia municipale in occasione dei funerali». Fratta conferma come, comunque, alle esequie abbiano partecipato pochissime persone, i famigliari e qualche amico strettissimo. La famiglia Capello è sempre stata molto conosciuta e rispettata a Pieris, anche prima dei successi del ct. I Capello abitavano nel centro storico, in via dei Cortili, e nel 1949, quando Fabio aveva tre anni, si trasferirono nell’appartamento di edilizia popolare vicino al municipio, dove Evelina viveva tuttora. Il marito, Guerrino, stimato insegnante elementare e ottimo calciatore, era morto molti anni prima, mentre la sorella maggiore di Fabio, Bianca, vive a Mestre. Seppur sempre lontano da casa, il coach dell’Inghilterra non s’è mai dimenticato della madre. Quando poteva, le faceva visita e i contatti, almeno telefonici, erano costanti. Il calcio, però, aveva sempre segnato la vita di Evelina: il fratello minore Mario Tortul (scomparso nel 2008 a 77 anni) aveva indossato le maglie della Sampdoria e della Triestina, vestendo anche l’azzurro della Nazionale, sia pure per una sola partita, nel novembre del 1956 a Berna contro la Svizzera.
(la.bl.)
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