Addio all’architetto Cian appassionato della città fra cultura e urbanistica

Una figura poliedrica che nello studio Codellia si era concentrato sul centro storico, il parco dell’Isonzo fino al Monfalconese



Un altro lutto ha colpito il comparto dei professionisti della città. È scomparso all’età di 64 anni l’architetto Antonello Cian, figlio dello storico e indimenticato leader della Democrazia cristiana, Rolando Cian, di cui era orgoglioso di seguirne l’esempio e le tracce.

L’ex senatrice Laura Fasiolo lo ricorda come uomo mite e generoso, capace di seguire tutti gli aspetti urbanistici della città. Appassionato di Gorizia, della sua tradizione, della cultura, e del suo aspetto paesaggistico e architettonico, Cian voleva valorizzarlo al massimo, portando il suo contributo di idee e di progettualità.

Con emozione Cian viene ricordato anche dal direttore responsabile di “Gorizia - Europa” Marzio Lamberti, che ben conosceva la sua competenza professionale. In collaborazione con l’architetto Luisa Codellia avevano arricchito la rivista dei loro scritti relativi allo studio e approfondimento del piano regolatore della città.

«È stato un rapporto con Cian oltremodo intenso e proficuo - sottolinea Lamberti - che ha permesso di allargare lo sguardo verso una nuova ottica nel contesto di un approccio intercomunale confrontandosi con i comuni contermini di Nova Gorica e Sanpeter - Vertoiba».

E ancora: «Antonello Cian ha lavorato per una lunga stagione nello studio dell’architetto concittadino di Luisa Codellia. È stata una collaborazione proficua ed estremamente positiva - sottolinea Lamberti - che ci ha permesso di concentrarsi particolarmente sullo studio del centro storico cittadino, il parco dell’Isonzo, il parco del castello portando a termine anche importanti progetti nel monfalconese».

Persona sempre gentile e disponibile, aperto al confronto delle idee e a quello dell’operatività, Cian lascia i figli Enrico e Marco, i fratelli, parenti e amici. I funerali saranno celebrati giovedì alle 11 nella cappella dell’ospedale San Giovanni di Dio. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo