Addio all’architetto manager Fabio Assanti

Dirigente della Provincia e dell’Ater, aveva presieduto Expo Challenge. Domani l’ultimo saluto
Foto BRUNI Trieste 01 10 04 Assanti,pres EXPO'
Foto BRUNI Trieste 01 10 04 Assanti,pres EXPO'

Ha combattuto per tre anni la malattia che alla fine, purtroppo, ha avuto la meglio. Lo ha fatto con la dignità e il coraggio con i quali ha affrontato una vita nella quale non sono mancate salite impegnative. Fabio Assanti è stato architetto, pubblico dirigente e pubblico amministratore, docente universitario, manager: domenica pomeriggio se ne è andato troppo presto, a soli 53 anni, ricoverato alla Pineta del Carso. I funerali si terranno domani mattina alle 9 presso la cappella di via Costalunga 105 nel cimitero di Sant’Anna.

Assanti aveva frequentato il liceo scientifico poi, per dare una mano al padre ingegnere civile, aveva preso anche il diploma di geometra. A Venezia si era laureato in architettura. Accanto all’attività progettuale naturalmente collegata agli studi, aveva coltivato una specifica competenza in ambito trasportistico, che gli aveva consentito di svolgere incarichi universitari a Venezia e a Trieste. In particolare, aveva collaborato con Marco Ponti, economista del Politecnico milanese, alla stesura di uno studio dedicato alle Ferrovie dello Stato. Alla metà degli anni ’90 si era trasferito a Bologna per lavorare con Nomisma, successivamente tornò a Trieste come dirigente della Provincia, quando entrò in vigore la riforma del Tpl. Il primo decennio 2000 fu il più intenso dal punto di vista degli incarichi pubblici: presiedette la società Expo Challenge, chiamata a preparare il dossier della candidatura triestina all’esposizione tematica del 2008. Un’esperienza che iniziò nel 2002 e si concluse nel dicembre 2004 con l’amara disillusione parigina causata dal successo della concorrente spagnola Saragozza. Aldilà della sconfitta, per Assanti furono anni interessanti e formativi, anche se contrassegnati da frequenti polemiche. Contestualmente Assanti ricoprì la carica di direttore dell’Ater triestina e collaborò alle utilities partecipate dal Comune, sedendo nei consigli di amministrazione di AmT e di NestEnergia. Aveva disegnato Marina San Giusto e aveva coordinato lo staff progettuale Greensisam in Porto vecchio. Terminato l’incarico all’Ater, si era concentrato sull’attività professionale. Riservato e poco incline al palco, Assanti proveniva da una famiglia di studiosi e di personaggi pubblici, tra cui ricordiamo le zie giuriste Cecilia (che fu componente del Csm) e Annamaria, i cugini Giulio e Piero Camber, esponenti del centrodestra triestino.

(magr)

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