Aeroporto, chiude il corner Poste

RONCHI DEI LEGIONARI. Poste italiane razionalizza, rivoluziona, taglia. E nelle “maglie” di questa operazione tesa a contenere i costi resta impigliato anche l'aeroporto di Ronchi che, dopo aver perso, nel 2007, il suo ufficio postale, da qualche giorno ha visto cancellato anche il “corner” che, nella zona arrivi, permetteva di effettuare operazioni postali utilizzando un'apposita apparecchiatura che era stata sistemata proprio all'indomani della soppressione dell'ufficio. Ora rimane solo una “misera” buca delle lettere, dove il passeggero o qualsiasi altra persona ne avesse bisogno può imbucare la corrispondenza. Peccato che, però, allo scalo aereo regionale non si possano acquistare i francobolli. L'altra mattina sono arrivati alcuni operai e hanno tolto la macchinetta che, a esempio, consentiva di pagare i conti correnti, via la scritta “Poste Italiane”, mentre è apparso un cartello che avvertiva l'utenza dell'ennesimo taglio alle strutture dedicate ai cittadini. Una perdita non di poco conto per un aeroporto, l'unico in regione, costantemente in crescita ed ormai vicinissimo al milione di passeggeri l'anno. Ma è la conseguenza dei “tagli” imposti dal contenimento della spesa pubblica e della poca attenzione che viene riservata anche alla manutenzione degli uffici. Prova ne è che in quello cittadino di via Fratelli Cervi ormai da mesi manca il “salvacode” che crea non pochi disagi ai clienti ed una sequela di critiche. Il nuovo ufficio postale dell'aeroporto, negli anni passati, era stata considerata una conquista, dovuta anche al fatto che Ronchi dei Legionari, con i suoi 12mila abitanti, dispone oggi di un solo ufficio postale, seppur aperto anche nel pomeriggio, mentre in tutto il resto della bisiacaria, se si esclude Monfalcone (che ne dispone di ben 3 sul suo territorio), tutti gli uffici aprono soltanto al mattino. (lu.pe.)
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