Afghanistan, muore carabiniere risiedeva da quattro anni a Gorizia

Manuele Braj, 30 anni, di Galatina, apparteneva al 13mo reggimento 'Friuli Venezia Giulia' di stanza a Gorizia. Lascia la moglie e un figlio di otto mesi

Un carabiniere è morto e altri due sono rimasti feriti  in un'attentato avvenuta questa mattina in un campo per l'addestramento della polizia afghana, ad Adraskan, nella provincia occidentale di Herat.

Manuele Braj abitava in un appartamento al secondo piano di una palazzina nel quartiere della Campagnuzza, alla prima periferia di Gorizia, dove si era trasferito quattro anni fa, dopo essersi sposato con Federica Giaccari, 28 anni. La moglie aveva lasciato Gorizia sabato scorso per recarsi dai familiari a Collepasso (Lecce).  Braj era in Afghanistan dal 7 maggio scorso e sarebbe dovuto rientrare in Italia in autunno.

"Era un ragazzo eccezionale, sempre gentile e sorridente - lo ricorda un vicino di casa, collega di Braj al 13mo Reggimento -. Manuele si occupava dell'addestramento della polizia afghana, era un onore per lui svolgere questo compito".

I vicini di casa ricordano la passione di Braj per il calcio (era tifoso del Milan) e l'equitazione: "Salutava sempre, era l'educazione fatta persona - dice Raffaella Biteznik, che abita nello stabile in cui risiedeva Braj -. La sua vita era divisa tra il lavoro, la moglie e il piccolo Manuel"

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