Aggredisce la ex e poi gli agenti, in cella

La donna aveva da poco ritirato la querela sporta qualche tempo fa contro di lui
Silvano Trieste 05/04/2012 Via Ponzanino 16, accoltellamento dopo lite
Silvano Trieste 05/04/2012 Via Ponzanino 16, accoltellamento dopo lite

Era stato accusato di stalking e il giudice gli aveva vietato di avvicinarsi alla ex fidanzata. Poi Paolo Giugovaz, 35 anni, era stato “perdonato” dalla donna: lei aveva ritirato la querela da cui era partito il procedimento penale. Niente più divieto di avvicinarsi. Ma a quel punto Giugovaz è ripartito all’attacco della ex. È successo l’altra notte. E infine, dopo che ha persino sfondato la vetrina del panificio di via Orlandini dove lavora la donna, si è ritrovato in carcere. Arrestato dai poliziotti di una pattuglia della volante che aveva colpito con pugni e calci.

La movimentata serata è iniziata attorno alle 22 in via D’Alviano. La donna ha telefonato alla sala operativa della Questura lamentando che l’ex compagno, ubriaco, stava insistentemente suonando al suo citofono. Quando sono arrivati i poliziotti lui però se n’era già andato. Nel frattempo erano già giunte in Questura varie segnalazioni da parte di abitanti della zona che riferivano di quanto visto.

Attorno all’una di notte la scena si è ripetuta. Ma questa volta gli agenti hanno rintracciato l’uomo. Giugovaz era disteso a terra supino nei pressi del giardino interno dello stabile.

Alle due di notte, daccapo. Quando sono arrivati i poliziotti l’uomo era intento a suonare ancora una volta al campanello della ex, che stava insultando alla presenza (loro malgrado) di alcuni condomini che erano svegliati dal fracasso. Così Giugovaz è stato accompagnato in Questura. Il caso sembrava chiuso. Ma dopo poco è scattato un nuovo allarme. A chiedere aiuto è stata ancora la donna che nel frattempo si era recata al lavoro, in un panificio di via Orlandini. Lì Giugovaz, appena uscito dalla Questura, l’ha raggiunta. Ha sfondato la vetrina e ha aggredito la sua ex donna trascinandola per i capelli. Poi si è allontanato. Ma i poliziotti lo hanno rintracciato in pochi minuti, quando era in via Baiamonti. Alla vista degli agenti l’uomo si è nuovamente scatenato questa volta aggredendoli con calci e pugni. Alla fine, informato della situazione il pm Antonio Miggiani, è scattato l’arresto.

Giugovaz era tornato libero da poco dopo la remissione della querela. Il giudice come detto gli aveva annullato il divieto di avvicinarsi alla donna. Tutto era nato perché lui non aveva accettato la fine della loro relazione. Tanti gli episodi di molestie emersi dalle indagini dei carabinieri. Il 21 novembre scorso Giugovaz aveva aggredito la donna e dopo averla sbattuta contro un muro l’aveva colpita con un calcio all'inguine. Poi una sfilza di minacce, come quando le disse che l’avrebbe ammazzata. Insomma una situazione insostenibile: le persecuzioni, secondo il pm Miggiani, avevano generato nella vittima un profondo e costante senso di ansia e paura accompagnato da attacchi di panico, fino a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita.

Poi, da parte di lei, era arrivato il perdono. Ma Giugovaz ha ripreso a comportarsi come in precedenza. Sarà interrogato domani dal gip. È difeso dall’avvocato Maria Genovese. (c.b.)

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