Agricoltura, concimi vietati a meno di 5 metri dalle case

SAN CANZIAN D’ISONZO. Nel territorio di San Canzian d'Isonzo le coltivazioni dovranno fermarsi ad almeno 5 metri di distanza da eventuali abitazioni confinanti con i campi. Lo ha deciso il Consiglio comunale a maggioranza (la minoranza è uscita dall'aula) nella sua ultima seduta, modificando il Regolamento di polizia urbana nelle sue parti relative all'uso in agricoltura dei prodotti fitosanitari, concimi organici e liquami. L'amministrazione locale si è mossa in questa direzione a fronte dei disagi subiti dai cittadini le cui abitazioni confinano con terreni coltivati. Nell'elaborazione delle modifiche sono state coinvolte, come spiega il vicesindaco Luciano Dreos, sia la commissione ambiente sia le associazioni degli agricoltori. «L'intenzione dell'amministrazione era quella di normare nel modo più semplice - afferma Dreos - le attività di concimazione, diserbo, trattamento antiparassitario nelle immediate vicinanze della proprietà pubblica, privata e delle "aree sensibili", quelle identificate come zone confinanti con la coltura agraria che devono essere preservate dalla contaminazione con i prodotti fitosanitari». Si tratta in sostanza delle aree ed edifici pubblici o privati, centri sportivi e relative pertinenze, corsi d’acqua, fonti di approvvigionamento idrico e colture sensibili adiacenti alla coltura trattata, nonché strade statali, regionali, provinciali, comunali. L'obiettivo è quello di consentire le attività connesse all'agricoltura, evitando però danni a persone, animali o cose. Per tutelare queste aree il Comune di San Canzia ha quindi stabilito di creare una fascia di rispetto di 5 metri nella quale i prodotti fitosanitari non possono essere irrorati e sono quindi «vietati, per motivi di sicurezza e salvaguardia dell'incolumità delle persone e dell'ambiente». «Si è introdotto un nuovo criterio di di valutazione delle distanze - spiega ancora il vicesindaco - rispetto le quali possono operare i soggetti autorizzati ai trattamenti». Il concetto è quello che «sarà cura dell'esecutore del trattamento, in base alle condizioni atmosferiche e delle attrezzature usate, determinare la distanza operativa dalla fascia di rispetto su cui è possibile l'irrorazione dei trattamenti di fitofarmaci, calcolando la deriva delle sostanze irrorate». Nel regolamento non vengono perciò indicate le distanze operative dei macchinari, ma viene richiamato solo l'obbligo del mantenimento della fascia di rispetto indipendentemente dalle attrezzature usate. Di fatto, la fascia di 5 metri confinante con le recinzioni delle abitazioni e dai confini delle zone sensibili non verrà coltivata.
Laura Blasich
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