Ai potatori di viti Sirch e Simonit il premio Benini

Matteo Femia
Cormons 18 Settembre 2021. Premiazione Ducato dei Vini FVG. © Foto Petrussi
Cormons 18 Settembre 2021. Premiazione Ducato dei Vini FVG. © Foto Petrussi

CORMONS

Un premio ottenuto per il lavoro di salvaguardia delle viti autoctone del Friuli Venezia Giulia, e per l’opera di promozione dei nostri vini effettuata nel mondo. Sono queste le motivazioni che hanno indotto il Ducato dei Vini Friulani a consegnare ieri mattina, in sala civica a Cormons, il premio “Ricordo Isi Benini” ai potatori Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, eccellenze di questa terra nel settore. La cerimonia ha visto la partecipazione di Claudio Fabbro nel ruolo di moderatore, di Alessandro Salvin, Duca del Ducato dei Vini Friulani, di Loris Basso, presidente dell’Ente Friuli nel Mondo e di Enrico Peterlunger, docente al corso di laurea in Scienze e Tecnologie agrarie dell’Università di Udine.

L’evento voleva anche salutare i primi 45 anni di attività del sodalizio guidato da Salvin. La targa-ricordo dedicata a Isi Benini, giornalista enogastronomico locale e fondatore del sodalizio ducale, scomparso a soli 65 anni nel 1990, è riservata a giornalisti e a personalità che abbiano promosso in Italia e nel mondo il valore dei vini friulani e del nostro territorio. Nel 2017, alla sua prima edizione, il premio fu consegnato a Luciano Ferraro del Corriere della Sera. Nel 2018 è stato invece premiato Daniele Cernilli, alias Doctor Wine, mentre nel 2019 il riconoscimento è andato proprio al giornalista ed enologo Claudio Fabbro. Sirch e Simonit hanno raccolto dunque quest’eredità, e il loro successo è frutto dell’esperienza maturata ai quattro angoli del globo. Un’avventura, come sottolineato nel corso della cerimonia, partita proprio dal territorio (Simonit è originario di Cormons, mentre Sirch proviene dalla zona del Cividalese).

Durante gli interventi, l’assessore comunale all’Agricoltura Mauro Drius si è soffermato il merito e il lavoro dei premiati, mentre Salvin sugli aspetti cari al mondo del vino: «La nostra Ribolla Gialla inizia a far gola a troppi pretendenti. I vini autoctoni siano il vero patrimonio della nostra storia. A Sirch e Simonit riconosciamo la volontà tutta friulana di fare, e quella di salvaguardare i vitigni autoctoni e le nostre tradizioni, promuovendo altresì i nostri vini nel mondo». Fabbro ha ricordato la figura indimenticata di Isi Benini: «Era innamorato del Picolit, e lo riteneva il re dei nostri vini». —



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