Ai raggi ics la discarica di via Monte Sei Busi Nuovo monitoraggio
Luca Perrino/RONCHI
Sarà il geologo Federico Pizzin ad effettuare il nuovo e decisivo monitoraggio ambientale relativo ai lavori di chiusura, recupero e rispristino dell’ex discarica di prima categoria di via Monte Sei Busi, a Ronchi dei Legionari. Il piano del professionista, del valore di circa 16 mila euro, è stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta municipale. Il monitoraggio, che verrà effettuato nei prossimi mesi, prevede una lunga serie di analisi e la loro elaborazione. «Sono passati molti anni e diverse amministrazioni, polemiche e documenti, analisi, incontri, ma stavolta – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Elena Cettul – siamo arrivati al dunque, con un documento molto articolato che permetterà di accedere alla redazione del progetto dei lavori di chiusura, recupero e rispristino ambientale dell’ex discarica».
E il primo passo esecutivo per la chiusura della struttura di Vermegliano. Il documento propedeutico fa un’analisi storica di quanto accaduto dall’apertura ad oggi, inserisce diverse valutazioni e propone un piano di monitoraggio di un anno. «La discarica, va ricordato – ha aggiunto –, non è funzionante e negli anni passati abbiamo già provveduto a far installare dei piezometri e a far eseguire una tomografia elettrica per comprendere in che stato sia attualmente l’area». Essa insiste su particelle di terreni agricoli non di proprietà del Comune e misura circa 32.500 metri quadrati in superficie. Si ritiene che la durata del nuovo piano di monitoraggio, visti i trascorsi dalle ultime analisi del percolato, possa essere di un anno.
«Durante l’esecuzione delle misurazioni e delle analisi previste dal piano di monitoraggio – continua Cettul – esso potrà essere integrato ed ampliato in funzione dei risultati ottenuti e di quelli che, via via, emergeranno. Lo stesso progetto di chiusura e ripristino ambientale della discarica sarà determinato e vincolato sempre dai valori ottenuti dalle misurazioni ed analisi. Per garantire la maggior sicurezza possibile, le procedure non sono brevissime per le chiusure. Ritengo che questa sia comunque una buona notizia, certo non una sorpresa, ma comunque un segnale che anche nei momenti di difficoltà, l’amministrazione comunale ronchese lavora a favore dei cittadini e del territorio».
La vicenda della discarica di Vermegliano è lunga e complessa. All’inizio degli anni 2000 era stato segnalato un andirivieni sospetto di numerosi autocarri, specialmente durante la notte, provenienti dalla Lombardia. La Polizia locale, allora, aveva scoperto che quei camion trasportavano residui di alcune concerie. Materiale altamente nocivo che, pochi mesi dopo, tra il 2002 e il 2003, aveva spinto il Corpo forestale regionale a sequestrare il sito.–
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