Al Conservatorio Tartini di Trieste la commemorazione dell'eccidio di via Ghega
Dall’eccidio di Via Ghega l’impegno per un futuro di pace e collaborazione: a pochi giorni dal 25 aprile, è stata commemorata al Conservatorio Tartini di Trieste la strage nazista del 23 aprile 1944, in cui morirono 51 vittime innocenti. Dopo la deposizione delle corone delle municipalità di Trieste e Postumia all’esterno di Palazzo Rittmeyer, si è svolta la celebrazione al Tartini alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il sindaco di Postumia Igor Marenti?, la presidente del Conservatorio Daniela Dado e il direttore Sandro Torlontano, i rappresentanti della Comunità Greco-ortodossa e Comunità Ebraica di Trieste e il Presidente Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea Pier Luigi Sabatti. Al suono della campanella si sono poi interrotte le lezioni e i partecipanti si sono diretti verso lo scalone interno del Conservatorio, dove si consumò l’eccidio del 1944 e dove, per le voci di Giacomo Segulia e Janja Štampar, si sono alternate, in lingua italiana e slovena, le letture di testimonianze di prigionieri antifascisti sopravvissuti alla strage, suggellate dalle note dell’ Elegia "Crisantemi" di Giacomo Puccini, affidate al Quartetto d’Archi del Conservatorio Tartini di Trieste, composto da Sara Schisa e Anna Biasutti Savytska violino, Milena Petkovi? viola, Alice Romano violoncello.
Riproduzione riservata © Il Piccolo