Al Nido con le maestre-apprendiste

A “L’Aquilone” di Ronchi due studentesse del Pertini affiancheranno le operatrici per tre settimane
Di Luca Perrino
Bonaventura Monfalcone-16.02.2017 Studentesse-Asilo Nido-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.02.2017 Studentesse-Asilo Nido-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Non è solo una prerogativa delle aziende private. Anche il pubblico concretizza le occasioni del progetto di alternanza scuola-lavoro per offrire possibilità di apprendimento, conoscenza e crescita agli studenti. Ronchi dei Legionari non si sottrae a questa iniziative e, da qualche giorno, al nido per l’infanzia “L’Aquilone” operano Veronica Cettul e Giorgia Gonzales, due studentesse della classe quarta dell’Istituto “Sandro Pertini” di Monfalcone, indirizzo tecnico dei servizi socio sanitari.

Per un periodo di tre settimane le due ragazze affiancano le operatrici della struttura di via Alessandro Stagni nella normale gestione della stessa, dove sono ospitati 36 bambini, verificando “sul campo” le nozioni didattiche apprese in aula. Un’occasione importante, anche nella prospettiva di un prossimo inserimento, auspicabile, nel mondo del lavoro.

Il Comune di Ronchi dei Legionari ha aderito ben volentieri alla richiesta avanzata dall’istituto “Pertini” circa la disponibilità di massima ad accogliere dei tirocini di alternanza scuola-lavoro previsti dalla legge 107 del 2015 per studenti di terza e quarta classe nell’anno scolastico 2016-2017. Ora sono in campo Veronica e Giorgia, mentre per quel che riguarda le classe terze si è in attesa della presentazione di progetti che saranno attivati automaticamente, ancora assieme al nido “L’Aquilone”.

Le due ragazze di sono ben inserite nel gruppo di operatrici e, curiose, seguono passo passo ogni azione, ogni movimento, ogni attività didattica e ludica riservata ai piccolissimi ospiti. Sperando, in cuor loro, di essere un giorno loro stesse le protagoniste principali di questa struttura. Dunque un ente pubblico che si mette a disposizione della scuola per permettere agli studenti di approcciarsi al futuro e sperimentare le dinamiche del mondo del lavoro. E non è cosa da poco. Anche se, come detto, la speranza di Veronica e Giorgia, ma non solo, è quella che il mondo del lavoro apra prospettive nuove, anche nel settore pubblico, dove le assunzioni sono “congelate” da tempo. L’asilo nido di Ronchi dei Legionari è nato nel 1979 per la volontà dell’amministrazione comunale di allora di dare una risposta alle esigenze delle madri lavoratrici, fornendo un servizio mirato all’educazione e crescita del bambino e improntato sulla professionalità degli operatori. Ora i bambini accolti nella struttura sono, come detto, 36 per una capienza massima di 40 solo residenti e la novità è dettata dal fatto che vengono accolti bambini a partire dai 6 mesi d’età. Per il personale la situazione rimane pressochè invariata rispetto ad allora, ovvero 5 educatrici comunali più un’implementazione oraria da cooperativa. Ma non è solo il “Pertini” ad essere al centro delle attenzioni della municipalità ronchese. Che, nei mesi scorsi, ha stretto accordi con l’isitituto statale di istruzione superiore “Gabriele D’Annunzio” di Gorizia, con il “Max Fabiani”, mentre è possibile che questa pratica possa essere allargata anche alle Università di Trieste e Udine.

@luca_perrino

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