Al Pronto soccorso di Monfalcone 30 mila accessi: sala d’attesa esterna in fase di realizzazione

Il direttore Cravero: «Sono numeri da hub provinciale. Dopo Udine, Trieste e Pordenone, il San Polo registra il maggior numero di accessi della regione»

MONFALCONE Il Pronto soccorso del San Polo continua a macinare numeri, in termini di accessi. Nel 2021 si sono superati i 30 mila. Un carico di lavoro medio che implica un numero di circa 18 pazienti visitati da un singolo medico in un turno da sei ore, uno ogni 20 minuti.

Il tutto a dare la misura della valenza dell’attività dell’area di emergenza-urgenza, specchio delle peculiarità di una città complessa come Monfalcone. Ranieri Giuseppe Cravero ha preso servizio in qualità di direttore del Pronto soccorso e Medicina d’urgenza lo scorso primo settembre. A poco più di un mese di distanza, idee e obiettivi sono chiari.

Come l’implementazione della collaborazione tra ospedale e territorio, distinguendo quindi le competenze per le acuzie da quelle per le situazioni di cronicità, comunque trattabili dai servizi sanitari territoriali. Prioritario è altresì il recupero di nuovi spazi interni del Servizio di emergenza, sulla scia del progetto di ristrutturazione complessiva messo in campo da Asugi. Con ciò consentendo un’adeguata riorganizzazione logistica per una migliore gestione dei pazienti. Principio basilare rimane lo spirito di squadra che il direttore Cravero definisce un «valore aggiunto», così come il mettere al centro del nuovo progetto il paziente. Il medico pone l’accento anche sulla formazione delle giovani figure professionali.

Cravero osserva: «Indubbiamente la situazione che ho trovato è buona, per quanto impegnativo sia il carico di lavoro. Il gruppo è sano e motivato e fin da subito ha abbracciato lo spirito con cui intendo lavorare; il terreno è dunque fertile e sono molto fiducioso che i frutti arriveranno con il lavoro quotidiano.

Puntiamo a ottimizzare il servizio per dare congrue risposte ai cittadini. Ho sempre messo al centro della mia filosofia l’importanza di fare squadra, trasmettendola a colleghi e collaboratori – aggiunge –, mettendo al centro del progetto il paziente. Credo fermamente nello spirito di squadra come valore aggiunto».

«Questo ospedale ha le caratteristiche di accessi di un Hub provinciale. Dopo Udine, Trieste e Pordenone, infatti, Monfalcone registra il maggior numero di accessi della regione», prosegue il dottor Cravero. Ne deriva un ulteriore ragionamento:

«L’età media della popolazione, come noto, è in progressivo aumento – afferma Cravero –, gli anziani fragili sono numerosi e hanno bisogno di risposte che l’ospedale può garantire solo in parte, poiché un Pronto soccorso è deputato a trattare le acuzie. Problematiche cliniche legate alla cronicità ed alla fragilità dell’anziano devono trovare risposta sul territorio».

Il direttore parla quindi di «integrazione tra ospedale e territorio» intendendo il Distretto Basso Isontino, ed in particolare intende promuovere e sviluppare la collaborazione con i Medici di base. Insomma, la partita si gioca anche sul territorio per riuscire soddisfare le esigenze di anziani fragili e di malati non acuti. In stretta sequenza il direttore pone l’accento sulla formazione dei giovani, medici, infermieri e operatori socio-sanitari «per mantenere e consolidare le irrinunciabili abilità professionali».

La mole di accessi implica la rivisitazione degli spazi: «Asugi ha pronto un progetto di ristrutturazione del Pronto soccorso a breve e medio termine – spiega Cravero –. La prima modifica, per la quale sono iniziati i lavori, è la realizzazione di una sala di attesa esterna che ci permetterà di ovviare al sovraffollamento dei pazienti e di razionalizzare gli spazi che così saranno ampliati. Seguiranno interventi strutturali più imponenti e funzionali all’operatività del nostro Servizio».

La nuova sala di attesa esterna annessa al Pronto soccorso, condividendo lo stesso ingresso, dovrebbe essere pronta nel corso dell’autunno. Il tutto in attesa dello sviluppo della Medicina d’urgenza, per la quale attualmente, come spiega il direttore, sono riservati 2 posti letto dei 10 a disposizione della Struttura del Pronto Soccorso.—

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