Alla “battaglia delle band” vince l’energia

Nella finale del contest delle superiori del Piccolo i Rêver precedono i Love Guns e i T-Time sul podio
Di Nadia Pastorcich
Silvano Trieste 27/05/2017 Casa della Musica, Battaglia delle Band Scolastiche
Silvano Trieste 27/05/2017 Casa della Musica, Battaglia delle Band Scolastiche

Scatenati e grintosi i gruppi musicali che hanno raggiunto il podio della “battaglia delle band” delle superiori ideata dal Piccolo. La Casa della musica, ieri, si è riempita per la finale, trasmessa in diretta sulla pagina Fb del quotidiano. I primi a calcare il palcoscenico sono stati i T-Time, nati in ottobre: «All’inizio avevamo una formazione diversa da quella attuale», spiega Diego Muratore. C’è chi suona al Conservatorio, chi è autodidatta, chi frequenta il liceo musicale. A dare voce alle canzoni è Andrea Millo con Irene Morpurgo, ieri assente, Diego Muratore alla chitarra, Dennis Muratore alla tastiera, Francesco Neri alla batteria-percussioni e la tromba di Federico Neri. I brani trattano di rapporti interpersonali: «È un tema, per me che scrivo le canzoni con Andrea, molto vicino», dice Diego. I pezzi proposti “L.O.V.E” e “She”, raccontano di un amore perduto e uno non corrisposto.

«Quello che ci piace, è divertirci», aggiunge Andrea. A premiarli come terzi è stato Gabriele Centis, coordinatore della Casa della musica: «La vita dei musicisti è dura. Trovarsi per suonare crea momenti di aggregazione». Da pop-rock e swing al rockabilly con quel sapore retrò, i Love Guns dello Žiga Zois si sono fatti sentire con il loro stile, e hanno pure un nome d’arte: «Era per scrivere qualcosa sulle magliette», scherza Niko Trento, voce e basso, che si fa chiamare Billy Gibson, seguito dal chitarrista e seconda voce Erik Puric, Johnny, e il batterista Ivan Kralij, Crash. «Abbiamo scelto di cantare in sloveno perché è un modo per suonare anche in Slovenia», spiega Niko. “Nisi edina” (“Non sei l’unica”) scherza su quanto sia bello essere single, poi i Love Guns hanno concluso con “Hej Dekle” (“Hey ragazza”), un ricordo di un’estate al mare con una ragazza. Matteo Firmi, vicedirettore della Civica orchestra a fiati Verdi di Trieste, ha premiato i secondi classificati. «Mi è piaciuta la cantabilità dei Love Guns.

È stato bello confrontarmi con dei generi con cui non lavoro spesso». Passione per la musica, che porta sacrifici, ma anche molte soddisfazioni: non solo la partecipazione allo Slovenia’s Got Talent dei Love Guns, anche i Rêver hanno raggiunto palchi importanti, arrivando al Festival Show: «È stata un’emozione fantastica!» dice Margherita Fonda, cantante dei Rêver. Nome che in francese significa sognare: «Ha una musicalità stupenda - prosegue Margherita -. Sognare racchiude tutto ciò che cerchiamo di trasmettere». La band nasce nel 2015 in modo curioso: Massimo Bertocchi (basso) si è imbucato al compleanno di Matej Sancin (batteria) e da lì hanno iniziato a suonare. I fondatori sono Matej e Francesco Cenci (chitarra), ieri assente, mentre Gabriele de Leporini è l’altro chitarrista. Scritte da Matej e Francesco i pezzi eseguiti sono stati “My Only Reason” e “A Thousand Different Skies”, conditi da quell'amore sofferto. Rossana Luttazzi, presidente della Fondazione Lelio Luttazzi ha premiato i primi classificati con una targa. «Vedere tanti giovani, con la voglia di stare insieme per fare musica, è commovente».

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