Alla ricerca di spazio per i nidi delle rondini

Sono già 170 a Trieste e dintorni le “casette” installate. Il 6 maggio ne arriveranno altre 15 in piazza Oberdan

Sono già 170 i nidi artificiali per rondini e rondoni che l’associazione Liberi di Volare ha sistemato nella provincia di Trieste. Il 6 maggio prossimo 15 nuove “dimore” per queste specie migratorie verranno sistemate sul palazzo del Consiglio regionale di piazza Oberdan, mentre è già in programma un sopralluogo per sistemarne altre sul palazzo del Tribunale.

Liberi di Volare, che si occupa di ricerca, cura, riabilitazione, reintroduzione in natura di specie migratorie e di ecoristrutturazioni a sostegno delle biodiversità urbane, lancia un appello affinché altri triestini, altre istituzioni, si facciano avanti per ospitare un nido per questi preziosi volatili, insettivori per eccellenza, grandi “spazzini” dell’aria in quanto abili predatori di zanzare e dunque protettori anche della salute dell’uomo. Per ospitare un nido (costo di 25 euro) basta contattare l’associazione anche attraverso il suo sito. Seguiranno un sopralluogo e una richiesta di via libera alla Soprintendenza nel caso il palazzo sia vincolato. Saranno poi i vigili del fuoco, in collaborazione con Liberi di Volare, a posizionare il nido artificiale. «Trieste è capofila di questo progetto a livello nazionale – ricorda Silvana di Mauro, presidente di Liberi di Volare –, purtroppo a causa dell’uomo e della sua edilizia selvaggia gli ambienti in cui nidificare stanno drasticamente diminuendo e spesso i nidi vengono distrutti e i rondoni sono sempre meno». Di Mauro ricorda che «una rondine, ogni anno, dopo aver volato per decine di migliaia di chilometri, fa ritorno nel suo nido, e se non lo trova, perché distrutto dall’uomo magari nel corso di una ristrutturazione, tende a schiantarsi, disorientata». Come è accaduto alla rondine “Ginevra” malconcia perché schiantatasi su un edificio cercando il suo vecchio nido ormai distrutto, e ora curata nel Centro di recupero di Liberi di Volare.

I primi nidi artigiani sono stati sistemati nel 2012 al Museo di Storia naturale di via Cumano. È seguita la sistemazione di altre 54 “casette” per le rondini alla scuola Dante di via Giustiniano. Altri nidi nel sottotetto della scuola Rossetti di via Zandonai, alla Cirillo e Metodio di via Caravaggio e alla De Marchi di Servola. Un importante progetto è inoltre stato portato avanti in quel di Porto San Rocco. —


 

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