Alla scoperta dell’ambiente nel nuovo maneggio di Medea

La nuova struttura è abilitata a insegnare equitazione anche ai disabili I corsi non hanno scopi terapeutici, ma l’obiettivo è favorire la socializzazione
MEDEA. Trasmettere la passione per l’equitazione, imparare a conoscere e amare i cavalli, rispettare l’ambiente e la natura, creare momenti di aggregazione e di benessere per tutti. Con questi obiettivi opera da qualche settimana a Medea il nuovo maneggio di cavalli che si trova in via della Fornace, in un’area agricola situata in una bellissima zona naturalistica ai piedi del Colle di Medea. A gestire l’attività è l’asd Cloppete Cloppete, associazione sportiva che gestiva un centro equestre nel gradiscano e che ora si è insediata a Medea. Il presidente e responsabile tecnico e istruttore del centro è Fabio Zvech che si avvale della collaborazione della vice presidente Elena Ferroli. L’associazione ippica ha avuto anche il via libera dell’amministrazione di Medea che ha di recente approvato in consiglio comunale l’adozione di una variante al Prg per permettere di avviare l’attività del maneggio nella convinzione che la proposta sia una valida iniziativa e una grande opportunità per il paese. «Il maneggio - dice il responsabile Fabio Zvech – sarà aperto a tutti e ognuno qui potrà andare a cavallo, anche le persone con disabilità. Un tempo l’equitazione era una pratica riservata alle persone nobili, ai ricchi e ai militari. Oggi, per fortuna, non è più così e l’equitazione, alla pari con tanti altri sport, è alla portata di tutti ed è accessibile anche economicamente. Non ci proponiamo finalità agonistiche. Il nostro obiettivo è quello di trasmettere a tutti la passione per l’equitazione e per i cavalli e il benessere del cavallo stesso, rispettandolo come animale e non in quanto attrezzo. In questa zona di Medea abbiamo trovato il posto ideale e vantaggioso per la nostra attività e vogliamo trasmettere questa nostra passione a tutti». Il maneggio è già operativo, ma è ancora in fase di completamento e si sta dotando di tutte le attrezzature necessarie. Ci sono 5 box esterni per i cavalli, le capanne per i pony, un modulo abitativo, il materiale per l’equipaggiamento. È stato già predisposto un campo drenato in sabbia 20x30 metri, mentre due campi in erba 20x40 saranno pronti a marzo. I cavalli per la scuola equitazione sono 4, i pony 6. Ci saranno corsi di equitazione aperti a tutti e in futuro anche la possibilità di fare passeggiate in un contesto ambientale e naturale ideale per chi ama i cavalli e vivere all’aria aperta. «I corsi di equitazione - sottolinea Zvech - prevedono lezioni di base di monta inglese e si svilupperanno lungo tutto l’anno. Per bambini da 3 anni in su ci saranno i corsi con i pony. Le finalità principali saranno quelle di abituare i bambini ad avvicinarsi e a socializzare con il cavallo. Si vogliono creare amazzoni e cavalieri felici. Per questo sarà importante anche con i principianti più grandi lavorare soprattutto in maneggio. Insegnare loro ad andare a cavallo e con il cavallo. Quando si saranno acquisiti tutti gli strumenti necessari per avere sotto controllo e gestire al meglio il cavallo si potrà ragionare sulla passeggiata. Non prima, perché non avere la padronanza del cavallo è come andare in moto senza freni. Abbiamo l’abilitazione per l’insegnamento dell’equitazione anche a favore delle persone disabili, grazie alla presenza di operatori qualificati. I corsi non avranno scopi medico- terapeutici, ma saranno proposte attività di equitazione secondo le diverse esigenze e possibilità. Il maneggio deve diventare un luogo di aggregazione per tutti».


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