Alle fermate dei bus diciotto nuove pensiline fra centro e periferia

Un investimento di 550 mila euro per integrare il totale delle attuali 348 postazioni. Lavori al via dopo Pasqua



È un argomento sul quale le sensibilità di una città, che utilizza molto il trasporto pubblico e che esibisce una carta d’identità dall’età avanzata, sono piuttosto forti. Tra le ragioni, che rendono attraente un bus, c’è sicuramente quella di attendere il mezzo di Trieste Trasporti bagnandosi il meno possibile o riparandosi dal raggio solare estivo o limitando l’aggressività eolica.

Ecco perché il rinforzo di 18 pensiline all’esistente corredo di 348 postazioni dovrebbe essere accolto con favore dall’esigente platea triestina. Si tratta di 15 presidi nuovi e di 3 sostituzioni/reinstallazioni di strutture precedenti. Dal punto di vista topografico il Municipio classifica 11 pensiline in centro, 4 in periferia, 3 in Carso.

L’operazione sarà condotta a termine da Clear Channel, che gestisce le pensiline traendo da esse l’incasso pubblicitario, sulla base di un contratto che scadrà tra una quindicina d’anni. È la sede padovana, guidata da Mauro Tosetto, la responsabile della missione triestina. Significativo l’investimento pari a circa 550.000 euro.

La diffusa “zona rossa” perimetrata dal Covid rende al momento difficili le trasferte dalla città di Sant’Antonio per montare le “enthoven”, le “bunker”, le “scatolate”, le “Bellitalia”, le varie denominazioni del campionario Clear Channel. Tosetto spera di cominciare il lavoro dopo Pasqua. Un’ordinanza, emanata dal direttore dipartimentale Giulio Bernetti, dà tempo fino al 31 dicembre, per installare le pensiline: 5 giorni cadauna scortati da divieti di sosta, restringimenti di carreggiata, divieti di transito pedonale per agevolare l’inserimento.

Piazza Tommaseo, le Rive, Barriera Vecchia, l’area cimiteriale, via Forlanini, Santa Croce, Basovizza sono le “fermate” principali individuate per ampliare il livello di protezione dell’utenza dagli agenti atmosferici. Alcune pensiline saranno montate in aree nevralgiche del traffico urbano.

Il vertice aziendale spera che il teppismo triestino, secondo solo a Roma nella graduatoria Clear Channel, dia tregua ai nuovi inserimenti: ogni anno vanno cambiati una media di 25 vetri per un costo complessivo di 100.000 euro. —



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