Allianz sponsorizza la nuova “auto blu” di sindaco e assessori

Una Arteon messa a disposizione dei vertici del Municipio per quattro anni. Il valore? Quarantamila euro Iva compresa  

TRIESTE. Non servono più calesse o bicicletta, i mezzi alternativi cui si era pensato come veicoli di rappresentanza comunali in assenza di sponsor disposti a mettere un’auto a disposizione del sindaco e della giunta.

Dopo che nello scorso inverno la manifestazione di interesse per una vettura in comodato d’uso era andata deserta, sindaco e assessori erano rimasti letteralmente a piedi. Lo scorso 30 maggio, a redimere l’eccezionale sobrietà giuntale, una proposta dalla sede triestina del gruppo assicurativo Allianz: accordo di sponsorizzazione per cui Dipiazza e i suoi collaboratori potranno utilizzare un’Arteon Volkswagen per le attività di rappresentanza.

Tra parentesi, l’Arteon si candida ormai a diventare la vettura ufficiale del Municipio, perchè anche l’auto precedente in comodato d’uso, prestata nel marzo 2018 dalla concessionaria udinese Eurocar, era un’Arteon diesel.

Mentre l’intervento di Eurocar si risolse nel giro di alcuni mesi, la ciambella di salvataggio Allianz durerà un quadriennio, configurandosi come una sponsorizzazione di quasi 40 mila euro (Iva compresa) che attraverserà gli esercizi finanziari dal 2019 al 2023. Dal punto di vista tecnico, l’operazione prevede che il Comune stipuli un contratto di noleggio con Volkswagen Financial Service, alla quale salderà fatture mensili pari a 675,21 euro, finanziate dalla sponsorizzazione concessa dalla compagnia assicurativa.

La vicenda è seguita in prima persona dal segretario generale Santi Terranova, che ha firmato la determina 1663 dedicata all’auto ritrovata. Il manager siracusano si era occupato anche della manifestazione d’interesse ignorata in gennaio-febbraio, quando ironicamente commentò «se dobbiamo andare a Bologna per una riunione di Hera, al momento non saprei come affrontare il trasferimento».

Il caso-vettura parte da lontano, cioè dai provvedimenti di spending review risalenti al 2011. Per quanto il Municipio triestino si sia attenuto a quelle misure, con un buon grado di paradosso, proprio il loro rigoroso rispetto hanno impigliato la possibilità di spesa comunale su alcune voci, tra cui le auto di rappresentanza.


 

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