All’Ospizio marino prestazioni fino a luglio mancano 1,6 milioni

GRADO
All’Ospizio Marino, per un anno di prestazioni sovvenzionate dal servizio sanitario, comprese quelle per la ventina di posti di Rsa, servono 3 milioni di euro. Fino ad ora la Regione ne ha stanziati soltanto 1 milione e 400 mila. C’era, a dire il vero, la promessa dell’assessore regionale precedente Telesca sul completamento del finanziamento, ma ora ciò dovrà essere avvallato dal nuovo assessorato regionale.
Il presidente della Cooperativa Grado Riabilita, Franco Bosio, lo ha detto chiaramente al vice presidente della Regione non ché assessore alla sanità, Riccardo Riccardi, affermando, come precisa lo stesso Bosio, che quanto sino ad ora ricevuto è inadeguato tanto che verranno coperte le prestazioni fino al mese di luglio. Riccardi che è stato in visita all’Ospizio Marino, riferendosi a “una struttura di indubitabile livello” ha ovviamente preso atto della questione affermando: «Mi sono state illustrate alcune criticità sulle quali è opportuna una approfondita valutazione».
Da febbraio 2017 sino a ora all’Ospizio Marino ci sono stati oltre mille pazienti in trattamento di riabilitazione funzionale per disabilità fisiche e sensoriali, 80 ospiti ricoverati in Residenza sanitaria assistita (Rsa), 14. 790 terapie effettuate in circa un anno e una lista d’attesa attuale di 200 richieste.
Ricordiamo che l’Ospizio Marino di Grado è una struttura privata accreditata che offre cura e accoglienza in regime di Rsa sia a persone non autosufficienti con età superiore a 65 anni, sia ad utenti adulti invalidi civili, ma anche pazienti in età evolutiva sofferenti di disabilità fisica e psicomentali, disturbi sensoriali e di relazione, che necessitino di riabilitazione specialistica per la quale si renda utile un ricovero.
Ad accompagnare nella visita alla struttura il vicegovernatore della Regione è stato Franco Bosio, presidente della cooperativa Grado Riabilita che ha acquisito l’Ospizio dal fallimento per otto milioni di euro con il coinvolgimento della Regione, del Fondosviluppo di Confcooperative, del Credito cooperativo, del Frie e altri partner. Un edificio che è stato ristrutturato completamente (pressoché rifatto ex novo) con una ulteriore spesa di 2, 5 milioni di euro. —
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