Anche Baresi e Kosic a sostegno di Gaggioli

Proporre soluzioni più che fare promesse, lavorare con spirito di servizio per la città e con lo sguardo rivolto sempre all'Europa. Questi alcuni dei punti fermi della proposta politica dell'avvocato...
Bumbaca Gorizia 11.02.2017 Candidato sindaco Silvano Gaggioli © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11.02.2017 Candidato sindaco Silvano Gaggioli © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Proporre soluzioni più che fare promesse, lavorare con spirito di servizio per la città e con lo sguardo rivolto sempre all'Europa. Questi alcuni dei punti fermi della proposta politica dell'avvocato Silvano Gaggioli, ufficialmente il 7° candidato sindaco. Espressione del percorso civico portato avanti in questi mesi dalla triade composta da Maurizio Pecorari, Nicolò Fornasir ed Erminio Tuzzi (con quest'ultimo che però ormai da giorni si è sfilato, scegliendo di appoggiare Collini), e punto di riferimento per la civica in via di definizione che però vede già alcuni nomi certi: quelli di Benedetto Kosic, ex presidente dell'Ascom di Gorizia, e Dario Baresi, già assessore della prima giunta Romoli. I due sono già pronti a far parte dell'eventuale squadra di governo, e con Gaggioli sindaco sarebbero assessori. Con loro, nella lista di candidati consiglieri che si dovrà completare nel corso delle prossime settimane con l'inserimento anche di diverse donne, ci saranno poi due goriziani “d'adozione”, il fisico nucleare Andrea Vacchi e l'esperto di cose ferroviarie Alessandro Puhali. Maurizio Pecorari a sua volta potrebbe entrare tra i candidati, oppure mantenere una posizione più defilata. Tutti elementi, questi, forniti direttamente dai protagonisti durante la conferenza stampa di presentazione della candidatura di Gaggioli, "Ai tre soldi goriziani", che sostanzialmente non ha svelato solo il nome definitivo della lista, con l'unica certezza che conterrà un chiaro riferimento all'Europa. Già, perché «siamo pro Europa, e siamo convinti che l'unica strada sia proprio portare avanti politiche nel segno dell'Europa», ha chiarito Maurizio Pecorari. «Ho deciso di accettare la proposta di candidarmi a sindaco perché come professionista tocco quotidianamente con mano le difficoltà di questa città - ha detto Gaggioli -, e perché durante la mia battaglia per salvare e migliorare il Tribunale mi sono reso conto che la classe politica locale è più attenta alle logiche partitiche che agli interessi della città. Per come la intendiamo noi la politica deve essere espressione di servizio, non di potere». E così vanno riscoperte le potenzialità turistiche del territorio, anche in stretta collaborazione con i comuni sloveni più vicini, difendendo cultura e patrimonio artistico della città, cercando di dare un futuro alle nuove generazioni, «perchè nessun giovane goriziano debba più sentirsi costretto ad andar via». Dopo Gaggioli hanno parlato anche gli altri candidati già ufficiali. Per Dario Baresi l'obiettivo fondamentale è «ridare speranza alla città, e recuperare il senso di comunità», mentre Benedetto Kosic, parlando di commercio, ha spiegato come sia imprescindibile «aumentare il numero di persone che vivono qui, visitano la città o passano da Gorizia». Centrale sarà anche il ruolo del Gect, che per Puhali è «una realtà che va mantenuta, sostenuta, alimentata, a servizio dei sogni e dei progetti di una città da 73mila abitanti composta da Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba», e all'Europa guarda anche Andrea Vacchi: «Avendo vissuto a lungo all'estero ho la visione di tutti quei servizi che potrebbero servire alla città - ha detto -. Per concretizzarli ovviamente servono risorse, ma molte di queste possono arrivare anche dai finanziamenti europei».

Marco Bisiach

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