Andy Luotto conquistato dal cotto con il cren

«Se non si torna alla tradizione, in cucina e a tavola, la nostra cultura enogastronomica è finita».
Andrew Paul Luotto, per tutti ormai Andy, è noto per la capacità di sdrammatizzare e strappare un sorriso con simpatia innata. Ma si fa terribilmente serio quando, da Gorizia, parla dell'importanza di non "scherzare" con il cibo, e di rispettare la tradizione.
L'ha fatto ieri, non a caso, da ospite di un evento che proprio sulla tradizione culinaria punta fortissimo: il quarto "Purcitar" organizzato alla "Bottega del Maiale" da Ascanio Cosma e Alessandro Severo. «Se non torniamo alla tradizione, e a fare scuola sulla tradizione, sulle piccole produzioni e le specialità locali, è finita - ha detto Luotto -. Abolirei i centri commerciali, per portare la gente a riscoprire i piccoli negozi e il cibo di casa, proprio come ho fatto oggi qui a Gorizia. Gli show di cucina che oggi vanno tanto di moda e che vedono per protagonisti quelli che io chiamo "cuochi d'artificio", parlando di tutto ma non delle vere eccellenze della nostra terra. Così si demolisce il palato degli italiani, e questo equivale per gravità a demolire i grandi monumenti del nostro Paese».
Luotto è rimasto incantato dall'accoglienza ricevuta ieri a Gorizia, con una piccola delegazione composta tra gli altri dall'assessore Arianna Bellan, da Beniamino Ursic de "Le Nuove Vie" e dal presidente della Pro Loco Giorgio Lorenzoni ha accompagnato l'attore e cuoco tra i mercatini, le osterie e i locali del centro, ad assaporare l'enogastronomia goriziana. «Il primo posto nella mia speciale classifica va al prosciutto cotto con il cren, un'autentica esplosione di sapore - ha detto Andy Luotto -: di queste terre conoscevo soprattutto i piatti a base di maiale, e ovviamente i grandi vini, ma dopo questo primo assaggio in un posto così dovrò assolutamente tornare». Luotto ha partecipato con Stefano Cosma alla "Bottegaccia" di via Rastello alla presentazione del libro "Il Collio" di Lucia Pillon, Valentina Brunello e Massimo Crivellari, intrattenendosi a lungo con i pubblico a chiacchierare di ricette e prodotti di Gorizia e dintorni (intrigato soprattutto dall'idea di assaggiare repa, o brovada), per poi essere protagonista alla "Bottega" di via Monache nel pomeriggio di uno show cooking con il padrone di casa Alessandro Severo. Qui, nel regno della carne di maiale, si erano già messi all'opera i due norcini Renato Toros e Monica Mauri, rispolverando anche per l'edizione 2016 l'antica tradizione del "Purcitar".
Marco Bisiach
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