Anti-schiamazzi, norme più stringenti dal Comune

Linee-guida sulle manifestazioni pubbliche. La musica nei week-end cesserà al massimo entro l’una salvo deroghe. Nel 2014 il piano di zonizzazione acustica
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 01-01-2013 Capodanno a Gorizia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01-01-2013 Capodanno a Gorizia - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Mentre la questione degli schiamazzi notturni legati a bar e locali privati resta una questione aperta e continua a valere l’ordinanza anti-schiamazzi, la giunta Romoli regolamenta le manifestazioni di pubblico spettacolo promosse da soggetti privati, associazioni o enti pubblici e patrocinati, coorganizzate o direttamente gestite dal Comune. Con un obiettivo: tutelare, il più possibile, il sonno dei goriziani.

Tutto deriva da una delibera della giunta municipale intitolata “Approvazione delle linee di indirizzo per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti di rumore per manifestazioni di pubblico spettacolo”.

Le limitazioni

orarie

A meno di particolari deroghe (relative ad esempio a Gusti di frontiera, al Capodanno e ad altre manifestazioni ritenute importanti anche per il richiamo turistico), le sorgenti sonore delle manifestazioni pubbliche non potranno protrarsi oltre l’una nelle serate fra venerdì e sabato, sabato/domenica e in tutte le giornate comprese fra un giorno feriale ed uno festivo. «Negli altri giorni della settimana - si legge nella delibera - l’orario di deroga non potrà andare oltre le 24. Limiti orari diversi da quelli sopra definiti in deroga ai limiti del rumore per manifestazioni di pubblico spettacolo dovranno essere autorizzati con specifici provvedimenti giuntali». C’è anche un’altra novità: nel provvedimento di autorizzazione si potrà prescrivere l’adozione di specifici accorgimenti a ridurre l’impatto acustico sugli ambienti di vita circostante. Ci riferiamo alla localizzazione del palco, all’orientamento delle fonti sonore, alla posa in opera di sistemi di contenimento del rumore. Peraltro, «gli uffici comunali e l’Arpa si riservano - si legge ancora nella delibera - di effettuare sopralluoghi nel sito, prima dell’inizio della manifestazione e anche durante il suo svolgimento al fine di accertare che tutto sia stato realizzato in modo conforme alla documentazione presentata dall’organizzatore e all’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione». A seguito di tali sopralluoghi da parte degli organi di controllo «l’amministrazione comunale potrà imporre, anche nel corso della manifestazione, limitazioni di orario e l’adozione di accorgimenti ulteriori al fine di ridurre l’impatto acustico».

«In pratica - spiega l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Del Sordi - abbiamo messo nero su bianco le regole che già dovevano essere rispettate prima di questa delibera. Con le linee guida andiamo a semplificare l’iter procedurale in modo da rendere più snelli e disciplinati gli automatismi burocratici».

La zonizzazione

acustica

Il Comune di Gorizia, lo ricorda anche la delibera, è ancora sprovvisto del “Piano comunale di classificazione acustica” (Pcca). «Lo stiamo predisponendo. Non è un lavoro da poco», spiega ancora Del Sordi. In cosa consiste tale novità? Semplificando al massimo, Gorizia verrà suddivisa in zone dove non si potrà superare un certo volume di decibel: è previsto un determinato limite nelle aree residenziali che cambierà in quelle artigianali e in quelle definite intermedie. «Peraltro, abbiamo anche dovuto coinvolgere la vicina Nova Gorica per arrivare alla sua redazione. Quando sarà pronto il piano di zonizzazione acustica? Credo entro la metà del prossimo anno. È una delle impellenze che stanno portando avanti i miei uffici», la conclusione dell’assessore Del Sordi.

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