Aperta la seconda nuova farmacia

Dopo la nuova sede di piazza Foraggi-viale Ippodromo ha aperto a stretto giro di posta anche la seconda farmacia prevista sul territorio triestino come conseguenza della legge sulle liberalizzazioni del governo Monti. Il nuovo spazio, gestito dalle dottoresse Maria Segatti e Patrizia Cristante, è un vano sito in via Tacco 6, nelle vicinanze del supermercato Pam, che ha aperto i battenti a fine aprile, pochi giorni dopo la bocciatura ad opera del Tar del ricorso presentato da un gruppo di farmacisti contro le nuove aperture.
Per raggiungere la meta le due socie hanno dovuto attendere cinque lunghi anni: era il 2012 quando l’avventura ebbe inizio, con la loro partecipazione al concorso straordinario per nuove farmacie indetto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. All’epoca Segatti e Cristante si classificarono ottave su 637 candidature grazie ai titoli e all’esperienza posseduta, ma solo a fine 2016 si sono viste finalmente assegnare una sede tra le tre messe a bando in base alla delibera comunale dell’aprile 2012 (piazza Foraggi-viale Ippodromo per aumento demografico, via San Marco-Campi Elisi e piazzale Cagni-Borgo San Sergio perché zone periferiche “e relativamente isolate”). Da allora è iniziato il conto alla rovescia con la conseguente corsa verso l’apertura: «Avevamo sei mesi di tempo dall’accettazione della sede, che abbiamo scelto perché densamente popolata, per trovare un vano idoneo da affittare, operarci le dovute modifiche per metterlo a norma e svolgere tutti gli adempimenti burocratici del caso, inclusa l’ispezione dell’Asuits», spiega Segatti. Che spezza anche una lancia a favore dei colleghi che hanno fatto ricorso al Tar per mettere in discussione la delibera del 2012 con cui il Municipio aveva stabilito le zone in cui collocare i nuovi punti vendita in base alle norme nazionali in materia di liberalizzazioni, che prevedono una farmacia ogni 3.300 abitanti. «Quando è stata rilevata la necessità di creare una pianta organica per le nuove farmacie il Comune non l’ha fatto in modo molto preciso e lo stesso Ordine non era affatto d’accordo con queste modalità - commenta la titolare -. Ma la legge è legge e noi abbiamo aperto nella zona che ci è stata indicata». Proprio in quella zona, ricorda Segatti, la necessità di aprire una farmacia era stata già rilevata un paio d’anni fa, tanto che era stata avviata anche una raccolta firme per ottenerla, di cui la circoscrizione si era fatta portavoce. «Le sedi più vicine sono a circa 800 metri e la zona è densamente popolata, perciò questa nuova apertura è molto gradita dalla popolazione, in particolare dai più anziani che hanno difficoltà di movimento», racconta la farmacista. La sua sarà con tutta probabilità l’ultima nuova apertura di una farmacia sul territorio comunale per quest’anno. Questo perché l’assegnatario della terza sede prevista, quella di piazzale Cagni-Borgo San Sergio, ha rinunciato all’apertura. Perciò a giorni scadrà il termine utile dei sei mesi e la sede sarà rimessa nuovamente a concorso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo