Apt, nuova sede da 1,7 milioni

di Roberto Covaz
L’Apt trasloca e nel farlo regala a Gorizia la riqualificazione di un’area storica: quella dell’ex Velodromo. A fine settembre cominceranno i lavori per la costruzione della palazzina da mille metri quadrati, dove verranno trasferiti tutti gli uffici ora sistemati al primo piano della stazione ferroviaria. L’Apt paga alle Ferrovie 45mila euro di affitto all’anno e ha già inoltrato la disdetta, che decorrerà dal primo gennaio 2012.
In quel momento mancheranno tre-quattro mesi al completamento della palazzina; previsioni di ingresso aprile del prossimo anno. Non dovrebbero esserci sorprese: iter progettuale e procedurale completato, già effettuate le bonifiche ambientali e belliche e in ultimo ma non per ultimo i soldi: gli occorrenti un milione e 700 milioni di euro sono tutti di Apt.
Il presidente Polli e il direttore Zampieri snocciolano date e scadenze con motivato orgoglio. Portano a compimento un percorso cominciato anni fa e ora stanno per raccogliere i frutti. Apt oggi conta 207 dipendenti, ogni anno vengono assunti in media tre-quattro autisti attinti dalle graduatorie che durano due anni. L’azienda vanta un parco mezzi di 137 tra corriere e bus, con la durata media di ogni mezzo che non supera gli otto anni. Ogni anno vengono consumati un milione e 300 mila litri di gasolio per il Goriziano e circa 700 mila per il Monfalconese. Ogni venti giorni circa Apt rinnova il bando per la fornitura del carburante, si cerca di risparmiare quanto più possibile.
In via Velodromo il vanto dell’azienda sono le officine. Cinque linee più una per il lavaggio delle componenti meccaniche dei mezzi. Le officine sono come immense sale chirurgiche. Ordinate, pulite, dotate di nuovissimi sistemi di sollevamento dei pullman. Il lavoro non conosce soste perché, al di là della carrozzeria, tutte le altre riparazioni vengono risolte in casa. Così i tagliandi, il controllo dei freni e tutto quanto attiene alla sicurezza. La via si chiama del Velodromo perché lì fino agli anni trenta c’era una pista per le gare di bicicilette. Poi la zona fu trasformata in deposito e officina dei carri armati e durante la Seconda guerra mondiale è stata la parte della città più bombardata, anche per la vicinanza della stazione.
Non cambia invece l’assetto del “capolinea” in piazzale Martiri della Libertà. Zampieri suggerisce alcuni numeri per riflettere su cosa significa: «Durante l’anno scolastico dall 7.45 alle 8.10 scendono dai nostri mezzi qualcosa come 1800 studenti». E Polli: «Immediatamente trovano pronte dalle 18 alle 21 navette dirette nelle varie scuole superiori. Solo a Gorizia c’è questo servizio».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo