Arte nei transatlantici per lanciare il MuCa Nei primi nove mesi dell’anno 5 mila visite

Aprile il periodo migliore con 972 presenze e le scolaresche da tutta Italia. In estate turisti provenienti dalla spiaggia di Grado
Bonaventura Monfalcone-02.10.2018 Inaugurazione msotra sull'arte nei transatlantici-Muca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-02.10.2018 Inaugurazione msotra sull'arte nei transatlantici-Muca-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



A inaugurare la nuova stagione autunnale-invernale del Museo della Cantieristica di Monfalcone c’è “Arte nei transatlantici” , una mostra pensata per dare la misura dello spessore del rapporto tra arte e produzione navalmeccanica dello stabilimento di Monfalcone, ma anche per rendere sempre più ricco e più attrattivo il MuCa. Il polo museale ha iniziato, però, già a “macinare” numeri, anche nel periodo estivo, a differenza del 2017, quando l’apertura era appena alle spalle.

Tra giugno, luglio e agosto i visitatori sono stati 1.174, grazie ai numerosi turisti stranieri che da Grado hanno deciso di effettuare una puntata a Monfalcone proprio per esplorare il museo, mentre nel solo mese di settembre, in cui sono riprese le visite abbinate al tour dello stabilimento Fincantieri, si è toccata quota 671 biglietti staccati. In totale si arriva a 1.845 visitatori, contro i 1.341 dello stesso periodo dello scorso anno, che diventano poco meno di 5 mila sommando i risultati conseguiti tra gennaio e maggio. Il mese migliore finora è stato però, con 912 ingressi, quello di aprile, in cui il MuCa ha fatto il pieno di gite d’istruzione di scuole superiori, della regione e del resto d’Italia, medie e primarie.

A conferma di come la scelta di puntare anche sul turismo didattico sia stata e sia vincente. La nuova esposizione, allestita dall’associazione Ponti d’Europa con il Comune di Monfalcone, grazie alla collaborazione della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, Polo museale regionale, Fondazione Carigo, Fondazione Fincantieri, Archivio Marcello Mascherini, punta a essere da ulteriore traino alla fruizione del MuCa, come lo fu un anno fa la mostra dedicata a Mascherini (nel solo mese di ottobre 2017 i biglietti staccati sono stati 1.111). L’evento fu abbinato a una promozione mirata e a iniziative legate alla Barcolana, come avverrà anche quest’anno: l’11 ottobre, a tre giorni dalla maxi regata alla sua cinquantenni edizione, saranno due i pullman che partiranno da Trieste per portare i visitatori al MuCa. Il 27 ottobre ritornerà poi la possibilità di affiancare il tour del cantiere navale a quello del museo e alla visita della mostra che, fino al 30 gennaio, consentirà di ammirare opere realizzate, tra il 1959 e il 1965, da alcuni dei più grandi artisti italiani per le motonavi nate a Monfalcone e non più visibili da tempo. Dalla Gnam di Roma, con cui prosegue una proficua collaborazione, sono arrivati in prestito tra gli altri quadri di Severini e Munari, esposti rispettivamente sulla Da Vinci e sulla Michelangelo, di Salvatore Fiume e Leonor Fini (per la Raffaello), il grande arazzo “Borgo di pescatori” su disegno di Lojze Spacal.

La sezione che nella mostra viene dedicata sempre a Mascherini regala la visione di tre opere precedentemente non in mostra al MuCa. «Con questa esposizione lanciamo, però, anche un approfondimento sulla produzione del cantiere navale – ha sottolineato ieri il sindaco Anna Cisint, inaugurando ieri la mostra – finora assente. Abbiamo lavorato e stiamo quindi lavorando per colmare questa lacuna».

La terza sezione parla di 14 navi che nel corso dei 120 anni di vita dello stabilimento hanno rappresentato una svolta in termini di innovazione a livello internazionale, mentre il catalogo a corredo della mostra, come ha rilevato il presidente di Ponti d’Europa Marino De Grassi, è arricchito da 140 foto inedite in bianco e nero della vita del cantiere navale. —



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