Assemblee alla Nidec “piena” di commesse

La Nidec di Monfalcone scoppia di commesse e di lavoro, la forza lavoro ha raggiunto una quota di circa 500 lavoratori diretti oltre a 150 tra indiretti e ditte esterne e il sindacato chiede all’azienda una discussione e un accordo quadro, e un nuovo integrativo, per gestire la situazione dei picchi di lavoro e l’organizzazione produttiva.
Una situazione positiva per lo sviluppo dello stabilimento che deve fronteggiare nuovi schemi organizzativi del lavoro. Ma anche un percorso ad ostacoli a quanto pare visto che la situazione interna con i lavoratori e il sindacato è irrequieta, è stata bocciata una prima proposta avanzata dall’azienda, è stato deciso il blocco degli straordinari e si rischia un braccio di ferro con la dirigenza che per portare a termine le commesse imporrà l’applicazione del contratto con gli straordinari previsti senza migliorie economiche . Una questione sulla quale si sta discutendo in stabilimento dove proprio ieri si sono tenute assemblee nei diversi turni della mattina, del pomeriggio e della sera. A fronteggiare la situazione e a confrontarsi con i lavoratori Fiom, Uilm e Ugl con i rispettivi segretari provinciali, Livio Menon, Luca Furlan e Moreno Marcatti. Giornate di fuoco anche perchè le Rsu interne sono dimissionarie e si sta procedendo con difficoltà al rinnovo. Una situazione tesa dovuta anche alla forte attività produttiva con i sindacati che non riescono a trovare un accordo con l’azienda accusata di non aver onorato una precedente intesa. In ballo il problema dei picchi di lavoro, dell’organizzazione produttiva, dei turni, del lavoro al sabato e dell’utilizzo degli straordinari. Fiom, Uilm e Ugl chiedono di trovare alla fine un “accordo quadro” per affrontare le difficoltà produttive dovute al forte carico di commesse e hanno approntato una piattaforma con una proposta rivendicativa. Questioni ben chiare all’azienda che fa sapere di essere pronta a discutere ma con delle Rsu forti e rappresentative. In grado di spiegare ai lavoratori che la situazione delle commesse con la Russia è eccezionale, che bisogna onorare gli ordini (diversi motori sono stati già consegnati) e soprattutto prepararsi con una nuova mentalità di lavoro e di flessibilità organizzativa ai nuovi ordini che potrebbero arrivare viste le prospettive che si stanno profilando sul mercato russo. (g.g.)
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