Austria alle corde: un milione di persone con l’incubo povertà
Allarmanti i dati che emergono da un sondaggio effettuato dal ministero del lavoro: un bambino su dieci non ha cibo a sufficienza e 300mila persone vivono in case senza riscaldamento

Una veduta di Vienna
VIENNA
L’Austria è fra i tre o quattro Paesi più ricchi d’Europa, ma oltre un milione dei suoi abitanti sono a rischio povertà. Non è un paradosso. Anche in Austria la forbice tra ricchi e poveri si sta allargando e il valore relativo al reddito medio pro capite che se ne ricava è un inganno. Sono dati che emergono da uno studio statistico su reddito e condizioni di vita condotto dall’Unione Europea e svolto in Austria dal Ministero del lavoro e degli affari sociali.
I risultati dell’indagine sono stati presentati nei giorni scorsi e sono allarmanti, perché si riferiscono al 2008, ma indicano un trend, per cui la situazione in questi due ultimi anni non può che essere peggiorata.
IL REDDITO
L’elemento di partenza è il ”reddito medio equivalente”, cioè il reddito che prende in considerazione anche le prestazioni sanitarie. La ”soglia di povertà” è considerata al 60% del reddito medio nazionale. Ebbene, oltre un milione di cittadini austriaci si trovano ormai sotto questa soglia. E poiché la popolazione austriaca è di 8.375.000 abitanti, questo significa che circa un abitante ogni otto rischia di diventare ”povero”.
La situazione in Austria è per ora meno grave che altrove. Qui i cittadini a rischio rappresentano il 12,4% del totale, mentre a livello europeo, compresi i Paesi dell’Est, sono al 17%. Quelli davvero poveri, costretti a notevoli privazioni materiali per tirare avanti, sono 524.000 (6,4%), contro la media europea dell’8,5.
I POVERI
Ma la situazione in Austria, più che essere migliore rispetto a quella di Paesi economicamente più deboli, sembra essere migliore. Dallo studio del Ministero risulta che molti dei ”nuovi poveri” si vergognano della loro condizione e cercano di nasconderla. Molti si isolano, prima di ammettere di fronte agli altri il proprio disagio economico.
Gli austriaci non sono un popolo di mendicanti, provano imbarazzo a chiedere aiuto ai servizi assistenziali dei Comuni e men che meno allo Stato, serve un’opera faticosa di convincimento per indurli a lasciarsi aiutare. Soprattutto nei paesi della periferia la povertà incombente induce alle rinunce e all’emarginazione.
Che cosa significa essere ”a rischio povertà”, condizione che riguarda, lo abbiamo detto, un milione di austriaci? Lo studio del Ministero: avere un basso reddito, sotto la soglia convenzionalmente indicata attualmente in 951 euro al mese (soglia che cresce per famiglie di più persone con un solo reddito).
I FIGLI
Per quel mezzo milione di persone che non rischiano più di diventare povere, ma che lo sono già, la soglia dei 951 euro è stata superata, in discesa, da un pezzo, e in più soffrono di deficienze in settori fondamentali della loro vita: per esempio nelle condizioni dell’abitazione, in danni alla salute, nell’approvvigionamento sufficiente e qualitativo degli alimenti.
Qualche esempio di situazioni di difficoltà che lo studio del Ministero ha riscontrato: 108.000 donne che vivono del solo loro reddito, spesso con figli a carico; 50.000 sotto la soglia della povertà; famiglie con tre o più figli; 260.000 giovani sotto i vent’anni minacciati dalla povertà, di cui 100.000 già in condizioni di acuta sofferenza. E poi i disoccupati da lungo tempo e i pensionati.
LA SALUTE
Un bambino su 10 in Austria vive in una famiglia dove non c’è cibo a sufficienza e una famiglia su dieci deve risparmiare sul cibo; 150.000 persone vivono in un nucleo familiare in cui almeno un membro avrebbe bisogno urgente di cure mediche o dentistiche, ma non se le può permettere e vi rinuncia (il settimanale Profil ha pubblicato la settimana scorsa un’inchiesta sulla medicina di serie A, per chi può pagare, e quella di serie B, dove cure e visite ambulatoriali possono richiedere attese di mesi).
E ancora, 400.000 persone non possono permettersi un vestito nuovo; 300.000 (tra cui 53.000 bambini) vivono in case non riscaldate a sufficienza e per le quali spesso sono in ritardo nel pagamento dell’affitto.
I GIOVANI
Circa 90.000 ragazzi e giovani tra i 7 e i 14 anni vivono in appartamenti sovraffollati. E un quarto della popolazione avrebbe problemi a dover affrontare spese improvvise superiori a 800 euro, per esempio per la riparazione di un elettrodomestico o dell’auto.
Tutti questi dati vanno letti tenendo presente qual è la popolazione austriaca, che corrisponde a poco più di quella del Nord-Est d’Italia.
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