Azienda privata interessata ad aprire una casa di riposo
GRADISCA
Potrebbe venire dal settore privato la soluzione che permetterebbe alla casa di riposo comunale “San Salvatore” di continuare a operare senza onerosi lavori di adeguamento della struttura alle nuove normative regionali. Il futuro della casa di riposo di via della Campagnola, come noto, si deciderà nei prossimi mesi. Ma per la prima volta dopo alcuni anni, l’ipotesi di un forzato ampliamento della struttura – in modo da mantenere la destinazione ad utenza mista – potrebbe tramontare. Dal settore privato sarebbe infatti pervenuta al Comune una richiesta di insediamento da un’azienda regionale privata attiva nel settore dell’assistenza anziani, che si è dichiarata disponibile a realizzare una struttura per l’accoglienza di persone non autosufficienti.
Ne ha dato notizia il sindaco Tommasini nel corso di una riunione con le forze politiche di maggioranza e opposizione, anche se il riserbo è massimo sull'esito dell'incontro. Una “concorrenza” pericolosa o un’opportunità? È su questo che dovranno esprimersi le forze politiche. Quel che è certo è che Palazzo Torriani pareva costretto a un investimento di non meno di 200mila euro per ampliare la ricettività della struttura e mantenere l’attuale doppia specializzazione. Le nuove normative regionali impongono infatti alle case di riposo di piccole dimensioni come quella gradiscana una specializzazione nell’accoglienza o di ospiti non autosufficienti con bisogni minimi (il cosiddetto profilo C) oppure esclusivamente in quella di anziani autosufficienti (profilo B). Incrementando quindi la capienza dai 32 posti attuali (di cui 11 oggi riservati a utenti C) a un totale di 40, la San Salvatore avrebbe potuto continuare a garantire il doppio servizio. Un’ipotesi di progetto varata dalla giunta Tommasini aveva preso in considerazione l’ampliamento della struttura sfruttando l’area retrostante il complesso, il che consentirebbe anche di mantenere separate – contrariamente a quanto avviene oggi - le due diverse sezioni, in grado di ospitare 20 ospiti per piano. Il preventivo di spesa di quella bozza era non inferiore ai 200mila euro. Oggi questo scenario potrebbe mutare radicalmente. Se la richiesta avanzata dal privato venisse accolta, l'oneroso adeguamento della "San Salvatore" non sarebbe più necessario, con un risparmio per la collettività. Gradisca a quel punto potrebbe contare su tre strutture per anziani: la casa di riposo comunale per autosufficienti, la nuova struttura privata per non autosufficienti e, infine, la casa albergo Brovedani per anziani autonomi. (l.m.)
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