Azienda sanitaria, 135 assunzioni nel 2017

Ecco i rinforzi, il piano riguarderà ospedali e territorio. Il direttore generale Pilati: «Potenziate anche le schiere degli Oss»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 03.05.2016 Ospedale conf stampa Caso deceduta Pronto Soccorso © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 03.05.2016 Ospedale conf stampa Caso deceduta Pronto Soccorso © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Centotrentacinque “unità” in più da inserire negli ospedali di Gorizia, Monfalcone, Palmanova e Latisana ma soprattutto sul territorio, nei Cap e negli ambulatori degli infermieri di comunità.

Questa la novità più importante della manovra del personale appena messa a punto dall’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina e inserita nel Piano attuativo locale 2017 “bocciato” dal Comune di Gorizia.

Il 31 dicembre 2016, l’Aas 2 contava 3.237 dipendenti fra personale medico, infermieristico, ausiliario e tecnico. Entro il 31 dicembre di quest’anno, i vertici aziendali contano di potenziare l’organico portandolo a 3.372 unità complessive. Significa che verranno inseriti (o meglio si spera di inserire) 135 nuovi professionisti. C’è anche il dettaglio. Gli innesti più significativi (59) riguarderanno il comparto del ruolo sanitario e i dirigenti sempre di ruolo sanitario (medici e non medici) che saliranno di 35 unità. Anche il cosiddetto “ruolo tecnico” (composto da operatori socio-sanitari e operatori tecnici) conoscerà un necessario potenziamento con 37 unità in più rispetto all’anno passato. Il comparto amministrativo potrà contare su 10 dipendenti in più mentre la manovre prevede un lieve taglio (meno sei) dei supplenti.

«Stiamo lavorando per potenziare gli organici - spiega il direttore generale dell’Aas Bassa Friulana-Isontina, Giovanni Pilati -. Questa è la manovra che abbiamo approvato e che rispetta i vincoli economici che ci sono stati imposti dalla Regione. L’anno passato, siamo riusciti a potenziare i servizi del Pronto soccorso. Grazie agli innesti che andremo ad effettuare nel corso del 2017 riusciremo a incrementare l’attività sul territorio. Peraltro, nel corso del 2016, si è confermata una tendenza che vede, per i cittadini residenti nel territorio aziendale, una riduzione progressiva sia del numero di ricoveri sia delle prestazioni ambulatoriali. A fronte di ciò, si è cercato di perseguire l’obiettivo di sviluppare l’assistenza primaria nel territorio e di consolidare i percorsi assistenziali ospedalieri». «In questa direzione - prosegue il direttore dell’Aas - si sono realizzate in tutto il territorio aziendale le Aggregazioni funzionali dei medici di base, è stato avviato il Centro di assistenza primaria a Grado e deliberato un altro centro a Cormòns, che è prossimo all’avvio. È stata, inoltre, estesa la presenza dell’infermiere di comunità».

Come in tutte le belle storie, non mancano i possibili ostacoli. «Molte dobbiamo scontrarci con le difficoltà nell’individuare il nuovo personale. Ci sono concorsi regionali e graduatorie e le Aziende sanitarie finiscono con il “rubarsi” vicendevolmente infermieri e medici perché i numeri, talvolta, non sono sufficienti».

Pilati, infine, rivendica la risoluzione di una serie di problematiche in sospeso da tempo: il trasferimento del Csm nella nuova sede al Parco Basaglia, l’attivazione della Trombolisi, lo sviluppo del Nucleo per le gravi cerebrolesioni acquisite, trasferito al San Giovanni di Dio da Villa San Giusto e l’acquisto di una ultramoderna Tac. Senza dimenticare, annota ancora il direttore generale dell’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina, l’attivazione del Pronto soccorso odontoiatrico e del Piano di odontoiatria sociale con assunzione di due nuovi medici odontoiatri e l’incremento del personale medico di cardiologia, pneumologia, chirurgia.

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