Baggio: «Il puma? Lo catturo io»

GRADO. Da calciatore a cacciatore il passo è davvero breve. Anche per uno del calibro di Roberto Baggio. Sì, proprio lui. Il “divin codino”, mago di dribbling e tiri in porta (mondiali del ’94 a parte...) in questi giorni in vacanza ma lieto di dare la sua disponibiltà a raggiungere Grado per contribuire alla cattura del presunto puma che in queste settimane si starebbe aggirando tra l’Isontino e la Bassa. Una zona che, stando ai vari avvistamenti, ha come epicentro Fossalon e si estende fino al Monfalconese.
«Chiamatemi e in due giorni vi catturo il puma», ha assicurato l’ex numero dieci. È una confidenza che Baggio, cittadino gradese onorario, ha fatto in questi giorni al suo amico e collega di caccia e pesca, il gradese Ferruccio Polo. La passione di Baggio per animali, carabine o altro è cosa nota, come note sono le sue frequenti presenze da queste parti.
Baggio e Polo hanno pure cacciato assieme in Argentina dove l’ex centravanti di Vicenza, Fiorentina,Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia possiede una grande fazenda di 10mila ettari. Lì, secondo le leggi in materia, l’ex centravanti che vanta la partecipazione a tre mondiali (1990, 1994, 1998) ha campo libero per cacciare i puma. Cosa che puntualmente, a quanto pare, fa.
Roberto Baggio, come detto, in questo periodo è in vacanza e ha il tempo per fare una visita a Grado e dintorni. A rendere nota la disponibilità del campione è Ferruccio Polo che ha parlato proprio con il celebre calciatore alcuni giorni fa. «Ho cacciato anch’io una volta in Argentina con lui - ci tiene a ricordare Polo - ma mai, ancora, i puma. Lui invece ne ha catturato più di qualcuno, questo lo posso assolutamente garantire». Sull’Isola del Sole Roberto Baggio viene spesso, si sa, anche se un po’ meno frequentemente rispetto al passato. Oltre che a dedicarsi alle sabbiature nelle terme della cittadina, nei pressi della spiaggia, l’ex nazionale capita volentieri da queste parti per fare visita all’amico. Qui Baggio è sempre di casa.
Intanto, specialmente a Fossalon, continuano gli avvistamenti. Controversi, tuttavia. C’è chi è convinto che si tratti davvero di un puma, mentre altri del posto bollano la vicenda come una trovata di qualcuno. «Baggiannate, solo baggiannate - dicono - sono soltanto visioni, prive di alcun fondamento». Il giallo si infittisce. Paolo Benvegnù che è il primo avvistatore dell’animale, teme per l’attività di chi ha animali nella zona, e ha fatto sentire le sue lamentele. «Credo che non sia mai stata fatta una ricerca approfondita - ha osservato - in questi casi non ci devono essere le ferie di luglio e di agosto, ci dovrebbe essere una presenza assidua e massiccia da parte di tutti gli uomini degli enti preposti alla ricerca». La lista di chi afferma di aver visto o sentito il felino, intanto, si allunga. Sono testimonianze di persone che chiedono l’anonimato perché temono di non essere prese sul serio. Ma il tormentone ha già contagiato Fossalon, dove ormai si gira con il telefono ben a portata di mano, per essere pronti a immortalare l’animale. Un puma è veloce e non è semplice fotografarlo, tanto meno catturarlo. Ci vuole, insomma, uno scatto alla Baggio.
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