Balcani, la mappa interattiva dei punti caldi

Confini che progressivamente si chiudono, fili spinati e muri che vengono alzati, criminali di guerra che tornano sotto la luce dei riflettori, tensioni nazionalistiche, lutti e tragedie ancora irrisolte, sfere di influenza contrastanti, Russia, UE e Turchia che si contendono il predominio ideologico nella regione, attentati, traffico d'armi ed esseri umani.
Secondo il premier serbo Vucic, ma anche secondo gli osservatori internazionali, c'è ancora odio nei Balcani, e le tensioni sono tornate al livello più pericoloso dagli anni Novanta.
Giorno dopo giorno, attraverso le analisi e le esclusive de Il Piccolo, cerchiamo di delineare una mappa dei punti caldi nella regione allo scopo di spiegarvi, con un colpo d'occhio il più possibile esaustivo, quali tensioni agitino ancora le popolazioni dei paesi dell'ex Jugoslavia e degli stati confinanti.
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