Al via il nuovo bando Ater a Trieste: tutto quello che c’è da sapere

Parte la corsa per l’assegnazione di un alloggio di edilizia popolare. Serve essere residenti da due anni in regione e l’Isee non deve superare i 20 mila euro: domande entro ottobre

Laura Tonero
Il complesso Ater a Gretta (Silvano)
Il complesso Ater a Gretta (Silvano)

A distanza di sei anni da quello precedente, Ater ha pubblicato il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi popolari a Trieste e nei comuni minori della nostra provincia.

Quando presentare la domanda

Le domande andranno presentate entro il 17 ottobre e la nuova graduatoria verrà pubblicata nel febbraio del 2026 e sostituirà quella precedente. Dunque, è importante tenere presente che chi risulta nella graduatoria oggi in vigore e relativa al bando 2019, deve ripresentare domanda. Tra l’altro per questi soggetti è previsto uno specifico punteggio.

Quando la nuova graduatoria sarà definita, oltre alle unità restaurate e ancora non assegnate, saranno immediatamente disponibili 110 nuovi appartamenti, dei primi ingressi per capirci. Si tratta delle residenze in costruzione in via Gradisca e via Gemona nel rione di Gretta, e di quelle in pendice Scoglietto e via Prato a San Giovanni.

«Un traguardo importante valutando il forte bisogno di alloggi – sottolinea il presidente di Ater Daniele Mosetti – e considerando il grado di vetustà del patrimonio da gestire, considerando che il 73% degli immobili ha più di 40 anni». Mosetti spiega come «proprio per dare un’ulteriore spinta al recupero degli alloggi attualmente sfitti per le loro condizioni manutentive, abbiamo deciso di investire anche in termini di personale».

I requisiti

Per candidarsi a diventare un inquilino Ater, e quindi per partecipare al bando, serve essere cittadini italiani, dell’Unione Europea o cittadini stranieri in regola con le norme italiane. Importante l’aspetto della residenza, dove pesa la sentenza dello scorso anno della Corte Costituzionale, che ha bocciato la proposta della giunta Fedriga di imporre 5 anni di residenza per poter accedere a un alloggio di edilizia sovvenzionata.

Così, per partecipare al nuovo bando basterà risiedere in regione da 2 anni consecutivi. L’Isee non dovrà superare i 20 mila euro. Tra i requisiti anche quello di non essere proprietari di un’altra casa e di non essere titolare di un altro contratto di locazione di edilizia agevolata anche fuori Trieste. La fedina penale non deve riportare condanne per invasione di terreni o edifici.

Ater avvia dei controlli per verificare la veridicità di quanto riportato nelle domande. E la falsità delle dichiarazioni può comportare l’esclusione dalla graduatoria e può essere perseguita legalmente.

Come inviare la domanda

I moduli per la presentazione della domanda sono reperibili sul sito di Ater Trieste. Le domande vanno presentate attraverso il Portale bandi di Ater, oppure a mano direttamente agli sportelli di piazza Foraggi, o inviandole via Pec o con raccomandata.

Stilata la graduatoria, gli alloggi verranno assegnati sulla base ovviamente del punteggio ottenuto, della composizione del nucleo familiare e di alcune delle indicazioni riportate nella domanda.

Il quadro a Trieste

La fame di alloggi popolari è sempre elevatissima, tenendo in considerazione anche l’aumento esponenziale dei prezzi delle locazioni a Trieste negli ultimi anni. Parallelamente sono cresciute anche le famiglie in evidente difficoltà socio-economica, come testimoniamo tanto i Servizi sociali del Comune quanto le associazioni del terzo settore che offrono un aiuto a chi è in difficoltà economica.

Così Ater stima il numero delle domande che verranno presentate si avvicinerà a quello del bando del 2019. Allora in 5.273 avevano partecipato al bando, ma poi erano state 3.127 le domande risultare idonee e che di conseguenza con punteggi diversi erano entrate in graduatoria. Di quelle famiglie, la maggior parte unifamiliare, da allora 813 sono risultate assegnatarie di un appartamento, andando a soddisfare il 26% della domanda. A queste assegnazioni vanno sommate quelle che facevano ancora riferimento al bando del 2017, i cambi di alloggio, i trasferimenti per problemi manutentivi. In media ogni anno vengono assegnati 200-220 appartamenti.

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