Barriere antirumore lungo l’autostrada Assegnato l’appalto

DUINO AURISINA. A strappare l'appalto per l'inserimento delle barriere fonoassorbenti sul tratto autostradale che costeggia gli abitati da San Giovanni di Duino a Sistiana è stata infine un'Ati - associazione temporanea di imprese - a guida veneta, precisamente padovana. La notizia è rimbalzata ieri al termine della seduta di Consiglio di amministrazione di Autovie Venete, interamente dedicata a questioni tecniche e indetta a Trieste, in via Locchi, dal presidente Emilio Terpin.
Tra i numerosi punti all’ordine del giorno, l’affidamento appunto dell’appalto integrato, che prevede progettazione esecutiva e realizzazione dello “scudo” anti-rumore. In ballo investimenti per oltre 7 milioni di euro. «I lavori sono stati assegnati alla ditta Fip Industriale spa di Selvazzano, in provincia di Padova – annuncia Autovie - in Ati con Cir Ambiente spa e Spav Prefabbricati spa». Si tratta di un intervento molto atteso che vedrà la realizzazione di barriere fonoassorbenti di un’altezza compresa fra 4 e 6 metri, trasparenti alla sommità e allestite con un materiale eco-compatibile: il rivestimento dei manufatti richiamerà, da un punto di vista estetico, la pietra di Aurisina, per mimetizzarne al massimo l'inserimento nel contesto ambientale. Dunque secondo Autovie venete l'iter per l’installazione delle strutture (3mila 740 metri lineari, suddivisi in 10 tratte per una superficie totale pari a 18mila 500 mq) è giunto a buon punto.
«Si tratta di un progetto avviato da tempo dalla concessionaria – così la società -, che ha predisposto un vero e proprio Piano di contenimento e abbattimento del rumore, all’interno del quale rientrano anche le barriere pianificate per Duino, i cui tempi di esecuzione, però, non sono stati brevi (l'avvio dell'iter a dicembre 2012, ndr) per via di una serie d’intoppi di ordine burocratico da un lato e aspetti legati all’espletamento della gara dall’altro». Superati gli intoppi e affidati i lavori, ora il vincitore ha tre mesi di tempo per la predisposizione del progetto esecutivo che dopo il vaglio di Autovie sarà trasmesso al Ministero delle infrastrutture e trasporti per l’approvazione. Un passaggio obbligato, anche se non esiste – almeno così afferma Autovie Venete - una tempistica entro la quale Roma è tenuta a esprimersi. Di qui l'impossibilità a prevedere l’inizio, anche se chiaramente tutti auspicano che questo passaggio, in teoria formale, possa avvenire in un arco di tempo contenuto. Esaurita anche questa fase, potrà cominciare concretamente la costruzione delle barriere, realizzazione per la quale è previsto un arco di tempo di 510 giorni (il bando prevedeva 600 giorni di lavoro e 90 di progettazione). Intanto parla di «importantissima e attesa opera che riguarda direttamente la qualità della vita nel nostro territorio» il capogruppo Pd Michele Moro, presidente della Commissione speciale sulle barriere, il quale ha mantenuto «un presidio costante alla prosecuzione dell’iter, complesso e macchinoso».
«Tra i pro – commenta il democrat – si deve rilevare che il progetto definitivo, così come redatto per il bando ed elaborato da Autovie, è sufficientemente dettagliato e completo da risultare già quasi un esecutivo, per contro l’approvazione ministeriale potrebbe rilevarsi un’ulteriore lungaggine burocratica. Anche in questo caso sarà importante mantenere alta l’attenzione e la pressione del territorio per evitare che ciò accada». Moro sottolinea infine «la disponibilità e l’attenzione dimostrata del presidente Terpin» sulla questione barriere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo