Belgrano presidente degli urologi

Nella tradizione del triestino Nicolich fondatore della disciplina
Foto BRUNI TRieste 29 09 10 Ospedale Maggiore-Sportelli CUP
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Un prestigioso riconoscimento, ricco di significati anche per Trieste: Emanuele Belgrano, direttore della Clinica urologica di Cattinara, è stato eletto presidente della Società italiana di urologia, cui sono iscritti circa 3000 specialisti. Un omaggio indiretto anche alla città, poiché la Società di urologia stessa fu fondata nel 1908 dal triestino Giorgio Nicolich, che precedendo la Medicina del Regno - allora qui c’era l’Austria-Ungheria - aveva fondato un reparto autonomo di questa disciplkina, di cui è considerato il padre.

Negli anni ’30 la presidenza toccò a un altro triestino, Carlo Ravasini, dunque Belgrano è in continuità con una storia.

Il prossimo impegno del neoletto presidente sarà l’organizzazione del congresso annuale degli urologi, «che però devo fare a Venezia, nelle ampie strutture congressuali del Lido - spiega il medico -, perché a Trieste continuiamo a non avere una sala di sufficiente capienza. Gli iscritti all’ultima sessione di Roma erano stati 1300, ne prevediamo altrettanti. Quello che manca a Trieste non è tanto lo spazio per le persone, quanto per gli espositori, e sono indispensabili».

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