Benne del verde come discariche

L'abbandono dei rifiuti a Monfalcone continua a essere uno sport molto praticato. Soprattutto quando non espone a grandi rischi di essere pizzicati in flagranza di reato dalla polizia municipale. Così nelle benne e attorno ai contenitori del verde che sono lungo strade di passaggio e fermarsi in ore poco frequentate non crea grossi problemi finisce un po' di tutto.
In quella sul retro dell'ex albergo impiegati in via Bonavia sono stati scaricati di recente un mappamondo, due grandi vasi di plastica e altro materiale. Nella zona vicino alla benna, ormai periodicamente trasformata in una piccola discarica a cielo aperto, sono finiti invece, oltre ai soliti sacchetti di rifiuti indifferenziati, un lavandino in ceramica e pure un mucchio di tute da lavoro degli operai usate.
Il mucchio di rifiuti, tutt'altro che assimilabili a verde e ramaglie, è stato poi raccolto da un mezzo della Sangalli con un intervento extra che, come insegnano i bilanci comunali degli ultimi anni, ha pure un costo extra rispetto a quanto previsto dal contratto per la raccolta e smaltimento rifiuti. Stessi abbandoni si verificano solo un po' più là, lungo sempre via Bonavia, vicino al campo sportivo Cosulich, dove pure è facile fermarsi. Resta da vedere se nella valutazione dell'amministrazione per una messa a punto del servizio rientrerà anche il sistema di conferimento della frazione verde, in altri comuni, come San Canzian d'Isonzo, dove le abitazioni unifamiliari con giardino non mancano di certo, gestito attraverso la raccolta porta a porta.
In Consiglio comunale, all'atto della decisione di continuare a svolgere il servizio con una società controllata, anche la capogruppo del Pd Giorgia Polli ha sottolineato come continuino a esserci troppi abbandoni, un fenomeno che va a incidere sul costo del servizio. «Serve un'azione di prevenzione e di informazione - ha affermato - che deve essere rinnovata e che va portata avanti oltre a quanto previsto dalla convenzione con la Provincia. Vanno rivisti alcuni meccanismi nell’attuale sistema di raccolta e incentivate ulteriori misure volte a sanzionare gli inadempienti». ( la. bl.)
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