Bici fuorilegge “solo” requisite Vacilla il taglio delle catene

Anche se il Regolamento sulla Polizia locale dovesse venire approvato così come è, i vigili urbani non taglieranno le catene per lasciare le biciclette incustodite. Ma solo per requisirle. È quanto...
Di Giovanni Tomasin

Anche se il Regolamento sulla Polizia locale dovesse venire approvato così come è, i vigili urbani non taglieranno le catene per lasciare le biciclette incustodite. Ma solo per requisirle. È quanto emerso ieri nella Commissione congiunta I-VI del Consiglio comunale, che ha affrontato uno dei nodi salienti del nuovo decalogo. Quello per l’appunto che riguarda i cosiddetti “velocipedi”. Presente, oltre al vicesindaco Pierpaolo Roberti, anche il comandante della Polizia locale Sergio Abate. Entrambi hanno specificato che «il Codice della strada vieta comunque la sosta di qualsiasi veicolo, biciclette incluse, in zone non idonee». Il Regolamento si limita quindi a specificare il metodo della rimozione. «Non sarebbe efficace nessuna sanzione perché non c'è targa - ha detto Roberti -, quindi si ricorre al taglio della catena e alla presa in custodia del mezzo per il tempo necessario». Di norma, ha aggiunto Abate, trascorrono 60 giorni fra la segnalazione e la rimozione del mezzo abbandonato.

Alcuni consiglieri hanno chiesto si collochi un avviso in forma di fascetta prima di procedere alla rimozione, dando modo al proprietario di spostare il mezzo. La consigliera Barbara Dal Toè (Lista Dipiazza) ha chiesto: «Se vado a Barcola in bicicletta e la attacco a un palo senza disturbare nessuno, può capitare che venga rimossa?». Abate ha risposto: «Nel 99,9% dei casi saranno rimosse solo le bici che arrecano un qualche disturbo, magari ostruendo il passaggio e in seguito a precisa segnalazione. Però, almeno in teoria, non posso escludere lo 0,1% restante». Il consigliere del Pd Roberto Cosolini ha rilevato che una regolamentazione simile impone un'espansione degli stalli presenti attualmente in città. Osservazione su cui Roberti si è detto concorde, precisando che «ciò però non può essere oggetto del Regolamento». La consigliera Manuela Declich (Fi) ha auspicato «che il criterio utilizzato nell'applicare le nuove regole sia il buonsenso: non tutti i pali né tutte le ringhiere sono uguali». L'analisi del Regolamento proseguirà nei prossimi giorni.

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